La Giunta provinciale vara il piano straordinario per l’apprendimento delle lingue a tutti i livelli
Il Trentino è destinato a diventare rapidamente un territorio trilingue: la Giunta provinciale ha approvato un piano straordinario volto a favorire l’apprendimento delle lingue comunitarie, asse fondamentale della società del sapere e dello sviluppo.
Si tratta di un piano operativo che coinvolge il sistema scolastico integrato con azioni rivolte anche agli adulti nei settori della cultura, del turismo e dell’informazione. «L’obiettivo di questo progetto – sottolinea il presidente Ugo Rossi – è individuare un insieme di interventi che aumentino il livello delle conoscenze linguistiche della popolazione trentina nel suo complesso. Ciò anche pensando ai benefici che ne potrebbero derivare per l’economia e il mondo del lavoro, come rilevato dalla stessa Commissione Europea».
Un recente documento della Commissione Europea “Language competences for employability, mobility and growth” riconosce che l’apprendimento delle lingue nel medio tempo ha un forte ritorno in termini di capacità di sviluppo e internazionalizzazione dell’economia e che oggi è proprio la carenza di competenze linguistiche che causa ostacoli alla mobilità dei lavoratori e alla competitività internazionale delle aziende europee. Il documento sottolinea inoltre come le competenze linguistiche per supportare l’occupabilità, la mobilità e la crescita non possano essere sviluppate astrattamente e per questo è necessario che si collabori con i datori di lavoro, i principali settori economici del territorio che maggiormente si confrontano con altre culture e altre lingue, con le Camere di commercio e con gli altri soggetti che permettano di disegnare percorsi di apprendimento effettivamente efficaci e focalizzati anche su lingue meno tradizionali, ma importanti rispetto ai loro fabbisogni.
Il progetto approvato dalla Giunta prevede l’adozione di una metodologia che consenta di coordinare in maniera efficace le diverse azioni intraprese, eliminando la sovrapposizione degli interventi, la duplicazione delle misure e il miglior coordinamento dell’utilizzo delle risorse dei fondi europei. Il Piano dovrà individuare le azioni, con il relativo fabbisogno finanziario, mirate a portare la generalità dei cittadini all’apprendimento di due lingue comunitarie; favorire anche attraverso gli strumenti di comunicazione e di divulgazione la diffusione dell’uso delle lingue straniere nella comunità trentina; incentivare le certificazioni linguistiche; favorire nel sistema di formazione l’adozione di un curriculum verticale sull’apprendimento delle lingue comunitarie che parta dalla scuola dell’infanzia, coinvolga l’università e i percorsi di formazione continua; sostenere la partecipazione ad iniziative europee del sistema di istruzione, anche attraverso una stretta interazione con l’Ateneo, i centri di ricerca e altri attori provinciali; sviluppare negli insegnanti, non solo di lingua straniera, un’adeguata competenza linguistica e introdurre l’obbligo di conoscenza linguistica in sede di future assunzioni dei docenti.