Il commercio elettronico in Italia vale 75 mld di euro (+18,58%)

I dati relativi al 2022 elaborati da Casaleggio Associati: la crescita del volume del fatturato trainato soprattutto dall’andamento dell’inflazione.

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Terziario del NordEst commercio elettronico indagine Nomisma/Crif commercio elettronico

Nel 2022 il commercio elettronico in Italia ha raggiunto un fatturato di 75,89 miliardi di euro, in aumento del 18,58% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la maggior parte della crescita è dovuta all’aumento dei prezzicausa inflazione, con l’incremento medio, secondo l’indagine “Ecommerce Italia 2023” elaborato da Casaleggio Associati, è del 9,43%, ma ci sono alcuni settori, come ad esempio il turismo, che hanno riportato incrementidel 15%.

Per quanto riguarda le previsioni relative al 2023, il mercato globale del commercio elettronico supererà i 6.000 miliardi di dollari di fatturato per arrivare a superare gli 8.000 miliardi nel 2026. L’indagine rivela che in Italiaproseguirà l’assestamento post confinamento pandemico con una forte crescita da parte dei produttori a discapito dei dettaglianti: in media un sito di commercio elettronico italiano prevede di crescere del 17,26% in termini di fatturato. A registrate una maggiore crescita è il comparto del tempo libero (+23%), seguito da alimentare e moda (+20%), salute e bellezza (+19%).

Tra gli obiettivi che le aziende intervistate si pongono per il 2023, il 72% punta ad aumentare il profitto/fatturato in forte aumento dallo scorso anno (59%); il 50% vuole acquisire nuovi clienti; il 45% vorrebbe aumentare la reputazione (raddoppiando il 28% dello scorso anno); per il 36% fidelizzare gli attuali clienti, per il 30% guadagnare quote di mercato rispetto ai competitor, mentre per il 6% altri obiettivi.

La ricerca rivela come allo scorso gennaio in Italia la diffusione della frequentazione del Web tra la popolazione dai 2 anni in su abbia raggiunto quota 75,1% (-1,2% rispetto all’anno precedente) con 44 milioni di utenti unici mensili e un decremento di circa un milione di persone rispetto allo scorso anno. Il NordOvest è l’area più connessa con il 64,7%; Sud e Isole chiude con il 58,6%.

Tuttavia, il numero degli acquirenti digitali continua a crescere: già lo scorso settembre più di 38 milioni di italiani si collegavano a siti e app di commercio elettronico nel corso di un mese. Inoltre, in Italia il 47,1% delle persone tra i 16 e i 64 anni effettua acquisti digitali ogni settimana (contro il 57,6% nel mondo).

Sul fronte dei dispositivi di accesso, si conferma che il mobile è lo strumento di riferimento con il 49,6%. Per quanto riguarda invece le piattaforme dove vengono effettuati gli acquisti, i siti privati delle aziende restano il canale principale (40%), tuttavia la quota dei “marketplace” e dei social media sta aumentando in modo significativo: i primi portano la loro quota al 28%, mentre i secondi al 13%. Inoltre, per gli esercenti di maggiori dimensioni, l’app mobile è diventata uno strumento importante e oggi rappresenta in media l’8% del fatturato.

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