Trentino sempre più virtuoso nella gestione dei rifiuti urbani

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differenziataSempre più differenziata (ormai stabilmente al di spora del 72%) e riciclaggio

Un Trentino sempre più virtuoso in tema di gestione dei rifiuti solidi urbani, tanto che in soli dieci anni si è passati da una percentuale del 21,3% di raccolta differenziata (2002) al 71,4% di fine 2012, con dati ancora migliori a fine 2013, tanto che la quantità di rifiuto residuo a livello provinciale si attesta ora a poco più di 70.000 tonnellate.

Un livello che ha spinto la Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, ad approvare il quarto aggiornamento del Piano di smaltimento dei rifiuti e il relativo rapporto ambientale, che ora si apre alla consultazione con gli enti locali.

rifiuti discarica svuotamento compattatore 1Per quanto riguarda la gestione del rifiuto indifferenziato residuo, l’aggiornamento prevede, tra le altre cose, la stipulazione di accordi di programma con le regioni vicine per conferire da subito il rifiuto indifferenziato trentino in termovalorizzatori esistenti. Nel medio-lungo periodo prevede inoltre la realizzazione di un impianto centralizzato di produzione di C.S.S.- combustibile (da circa 50.000 ton/anno di potenzialità) nel sito dell’attuale discarica di Trento ad Ischia Podetti (che fino a qualche anno fa avrebbe dovuto ospitare l’inceneritore di valenza provinciale, poi cancellato per via del successo della raccolta differenziata spinta) e la costruzione di un secondo impianto di produzione di C.S.S.-combustibile, di potenzialità ridotta (circa 15.000 – 20.000 ton/anno) per il recupero della discarica “Iscle” di Taio e per il contestuale trattamento del rifiuto indifferenziato della Valle di Non.

Dal momento in cui i rifiuti indifferenziati verranno avviati fuori provincia o trattati poi nell’impianto di produzione di C.S.S.-combustibile, è prevista la chiusura di 6 delle 8 attuali discariche, mantenendo in esercizio, per eventuali emergenze, le sole discariche di Ischia Podetti a Trento e/o Lavini di Rovereto.

Per quanto riguarda la gestione del rifiuto organico raccolto in modo differenziato, l’aggiornamento prevede, a completamento dell’attuale sistema impiantistico ora organizzato lungo l’asta dell’Adige (per una potenzialità complessiva pari a 40.700 ton/anno), la valutazione di eventuali proposte puntuali che vengano presentate per la copertura del fabbisogno di trattamento ancora sussistente, corrispondente alla produzione del Trentino Sud Occidentale e del Trentino Orientale, per un totale di circa 20.000 ton/anno.