Banca Popolare di Vicenza, tutto sottoscritto l’aumento di capitale

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Banca-popolare-Vicenza-Gianni-Zonin-Samuele-Sorato-ilnordest-quotidianoDomanda superiore all’offerta di 100 milioni di euro destinata ad ampliare la base sociale

Conclusa con pieno successo, in anticipo rispetto alla scadenza e con una domanda superiore all’offerta, l’operazione di aumento di capitale per 100 milioni di euro destinata ai nuovi soci/azionisti della Banca Popolare di Vicenza.

Il 30 dicembre 2013, il consiglio di amministrazione delibererà sulle richieste di adesione pervenute. Gli oltre 16.000 nuovi soci hanno sottoscritto un lotto minimo di azioni, pari a 100 azioni per un controvalore di 6.250 euro. Grazie all’operazione di aumento di capitale i soci/azionisti della Banca Popolare di Vicenza sono ora oltre 90.000.

Soddisfatto del risultato il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin: «il 2013 si chiude per il nostro istituto in maniera straordinaria, con un ulteriore rafforzamento della nostra solidità patrimoniale ed un aumento considerevole della nostra base azionaria. La grande fiducia dimostrata nella Banca solo pochi mesi fa con il rapido successo dell’operazione di aumento di capitale e l’emissione obbligazionaria convertibile per 506 milioni di euro, trova oggi una ulteriore e significativa conferma. È stata premiata la coerenza del nostro lavoro, che ha sempre mantenuto anche in questi lunghi anni di crisi economica lo spirito di banca cooperativa al servizio dell’economia reale, delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Anche se oggi la nostra Banca opera su tutto il territorio nazionale e si appresta a entrare nel gruppo delle principali europee, soggette alla supervisione della BCE, – ha concluso Zonin – noi rimaniamo una banca ancorata fortemente alla sua natura di popolare. Guardiamo al futuro, anche a quello lontano, senza timori: continueremo a sostenere l’economia del nostro Paese e affronteremo eventuali evoluzioni del nostro sistema bancario nazionale forti dei nostri valori, di una importante solidità patrimoniale e di una base azionaria sempre più rilevante».

Il direttore generale, Samuele Sorato conferma la solidità patrimoniale: «grazie al recente duplice aumento di capitale, abbiamo raggiunto un core tier 1 del 9%, livello già in linea con le nuove regole sul capitale previste da Basilea3. Nel corso del 2015, con la conversione in azioni del prestito obbligazionario convertibile e la realizzazione di altre iniziative di contenimento dell’assorbimento di capitale, il nostro Core Tier 1 si posizionerà al di sopra del 10%. Siamo dunque pronti ad affrontare con tranquillità le verifiche e gli approfondimenti della BCE: abbiamo rafforzato il nostro capitale, migliorato il profilo di liquidità, ma nel contempo abbiamo continuato a fare impieghi, circa 2 miliardi di euro di nuovi finanziamenti solo nel 2013, per oltre il 70% destinati alle piccole imprese e alle famiglie».