La Cina conquista la Russia alla propria sfera d’influenza

Chi ci rimette è l’Europa che perde un ricco serbatoio di risorse energetiche e di materie prime, ora nell’orbita di Pechino che aumenta il proprio peso internazionale.

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La Cina conquista la Russia alla propria sfera d’influenza a danno di quella europea che, ancora una volta, pagala miopia della propria strategia di politica internazionaleeccessivamente prona agli interessi americanipiuttosto che guardare a quelli propri.

Di fatto la visita a Mosca del leader cinese fresco di terzo rinnovo del mandato alla guida del Partito comunista cinese, Xi Jinping con una serie di incontri con il leader russo Vladimir Putin sancisce il cambio di passo delle alleanze internazionali, con una Russia che diventa vassalla della Cina e una Cina che ormai non fa più misterodi competere frontalmente con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di vincere nel giro di qualche lustro.

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Il problema del cambio della geopolitica internazionale è soprattutto per l’Europa che si vede privata di un grande serbatoio a basso prezzo di materie prime energetiche e di materie grezze per la manifattura che ora deve combattere un deciso rincaro dei propri costi operativi, con il rischio di subire una progressiva erosionedella propria competitività sui mercati internazionali.

Nello scenario dove la Cina conquista la Russia, chi può stare relativamente tranquillo è il fronte americano che da questo rivolgimento degli assetti geostrategici ha tutto da guadagnare, a partire dalle forniture energetiche agli alleati europei a caro prezzo – alla faccia dell’alleanza e della solidarietà mutualistica in ambito Nato! – oltre che dal pompare investimenti grazie a provvedimenti come l’Inflaction Reduction Act, che sta riorientando gli investimenti delle multinazionali europee che spostano le loro attività sulla sponda americana attratte dai ricchi incentivi messi a disposizione da Washington. Insomma, si è nuovamente assistito ad un’Unione Europea becca e bastonata.

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