Il candidato alle elezioni regionali del Friuli-Venezia Giulia del 2 e 3 aprile 2023 della Lega Fedriga nella circoscrizione di Gorizia, Sebastiano Callari, ha le idee chiare per rinnovare la medicina territoriale del Friuli-Venezia Giulia partendo da sanità e digitalizzazione: «Abbiamo imparato molto dalla pandemia. Ripartiamo da un’assistenza capillare diffusa grazie alla digitalizzazione dei servizi sanitari. Raggiungeremo tutti».
Sebastiano Callari, medico e direttore sanitario di lungo corso, va oltre l’impasse pandemica che ha colpito il sistema nazionale italiano negli ultimi tre anni e rilancia un programma specifico per rinvigorire il sistema sanitario del Friuli-Venezia Giulia.
«Ciò di cui il nostro territorio ha bisogno – spiega Callari – è il rafforzamento della sanità regionale a partire da una concreta iniezione di fondi per la digitalizzazione delle nostre infrastrutture e dei nostri servizi al cittadino. Da qui l’idea di usufruire dei fondi europei e regionali a disposizione per la digitalizzazione e dare forte slancio alla telemedicina – specifica il candidato alle regionali della Lega per la circoscrizione di Gorizia, Sebastiano Callari –, un sistema innovativo capace di attivare una rete ospedale-medici-territorio in grado di monitorare i pazienti, assisterli nelle malattie croniche e favorire la prevenzione».
Tecnologie e metodologie nuove per proiettare la sanità del Friuli-Venezia Giulia ai massimi livelli europei. La digitalizzazione della sanità non è un concetto nuovo, ma neanche un processo pienamente attualizzato, anzi, totalmente da implementare in più parti del territorio italiano. Andando nel dettaglio, si parla di telemedicina in Italia dal dicembre 2020 quando, con la firma del Ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regione, si è dato ufficiale ingresso alle linee guida per le televisite, teleconsulti, referti e teleassistenza.
«Il percorso è appena iniziato e va incentivato. Noi siamo sulla buona strada – specifica il candidato Sebastiano Callari -, parliamo di accelerare il processo per tradurre operativamente tutta un serie di prassi che porterebbero estremo beneficio alla cittadinanza del Friuli-Venezia Giulia che molto spesso si trova incastrata nelle lungaggini sanitarie. Mi riferisco alla televisita, al teleconsulto medico, al telemonitoraggio e alla teleassistenza medica».
Secondo alcuni recenti studi dell’OMS infatti, la telemedicina può fare la differenza nel caso, ad esempio, del trattamento delle malattie croniche. «Si guardi all’ipertensione non trattata che potrebbe causare l’aterosclerosi delle arterie coronarie, carotidi, arterie renali e degli arti inferiori – spiega Callari facendo valere la sua lunga carriera medica -. Attraverso la telemedicina si terrebbe sotto controllo la patologia da remoto con relativa semplicità quando invece, al momento, è causa del 14% dei decessi in tutto il mondo, secondo stime OMS».
Ecco, dunque, come la telemedicina agisce a beneficio della popolazione affetta. «Si attiva una rete integrata ospedale–territorio–domicilio, in cui interagiscono le varie figure professionali già in campo: medici di medicina generale, pediatri, infermieri, medici e chirurghi specialisti nei vari settori. Al contempo si considera la discesa in campo di importantissimi protagonisti del nostro sistema di cura nazionale: i farmacisti: anche loro degni protagonisti all’interno di questo procedimento integrato».
Un procedimento virtuoso che attraverso delle apposite piattaforme digitali – intuitive e semplici da impiegare – si conduce per mano il sistema sanitario «verso una comprovata ottimizzazione dei servizi, una razionalizzazione della spesa pubblica, ed un generale miglioramento della capacità regionale di intervenire per curare il paziente e prevenire l’insorgere di complicazioni che potrebbero condurre all’ospedalizzazione», conclude il candidato della Lega Sebastiano Callari.
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