Corridoio del Brennero: sui divieti ai Tir l’Austria alza le barricate

Il ministro dei trasporti di Vienna conferma le limitazioni al transito per tutelare la popolazione tirolese. Protesta di Conftrasporto.  

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La circolazione dei Tir attraverso il corridoio del Brennero è fonte di scintille tra i governi di Vienna e di Roma. Ad innescare la nuova tensione alla vigilia di un vertice dei due ministri ai trasporti, le dichiarazioni ad un quotidiano tirolese del ministro austriacoLeonore Gewessler: «serve un clima costruttivo. Sarebbe ora che anche l’Italia presenti le soluzioni e proposte che vengono sempre solo annunciate. La mia posizione è chiarissima: io sto con i Tirolesi che soffrono enormemente a causa del transito. E’ in gioco la tutela della salutee della qualità di vita».

Secondo Gewessler, le limitazioni ai Tir in Tirolo esistono «non per un capriccio, ma perché la situazione èdiventata insostenibile». Il procedimento d’infrazione davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea nei confronti dell’Austria, annunciato da Salvininon preoccupa Vienna: «sono molto irritata perché l’Italiaminaccia a gran voce procedimenti, ma nei colloqui a livello europeo, quando si tratta di trovare soluzioniconcretearriva poco o niente».

Gewessler si dice comunque fiduciosa per quanto riguarda il “trilogo” tra BruxellesVienna e Roma: «non voglio più sentire che non esiste un problema che invece è reale. L’Austria ha sempre collaborato in modo costruttivo a livello europeo. Noi confermiamo questa disponibilità. Anche l’Italia deve tornare al tavolo dei colloqui. Non si può più scaricare tutto sull’Ue e gli altri paesi». Gewessler invita anche «a prendere sul serio e approfondire» la proposta altoatesina di un sistema di prenotazione “slot” per i Tir in transito sul corridoio del Brennero .

La reazione austriaca non è passata inosservata a Roma: il ministro delle Infrastrutture e dei TrasportiMatteo Salvini, «è pronto a confrontarsi con spirito costruttivo e concreto con tutti gli omologhi e in particolare con la collega austriaca. L’Italia chiede semplicemente il rispetto dei Trattati europei. Il nostro Paese non nega il problema di traffico al Brennero e infatti sta investendo risorse significative per il tunnel ferroviario. Infine, è opportuno evidenziare che i blocchi unilaterali di Vienna (che risalgono addirittura al 2003) non hanno ridotto la circolazione dei mezzi e che, nonostante l’aumento consistente del traffico, i rilevamenti della qualità dell’ariacontinuano a migliorare grazie allo sforzo degli autotrasportatori che hanno investito sul parco mezzi. L’Italia haarterie stradali molto più trafficate rispetto al Brennero».

Più netta la reazione da parte del mondo dell’autotrasporto: «dispotico e incomprensibile» definisce l’atteggiamento dell’Austria nei confronti dell’Italia sul contingentamento dei Tir sul corridoio del Brennero  il segretario generale di ConftrasportoConfcommercioPasquale Russo.

«La Gewessler ritiene i divieti “misure indispensabili per la qualità della vita in Tirolo”, noi pensiamo siano atti di prepotenza di un Paese nei confronti di un altro all’interno della stessa Unione Europea – attacca Russo -. Il comportamento dell’Austria è inammissibile e discriminatorio nei confronti dell’economia e delle imprese italiane. Bisogna porre fine, da subito, a quella che è una prevaricazione bella e buona».

«Il ministro austriaco dichiara di voler risolvere un problema, ma la politica dei divieti unilaterali austriaci ha storicamente fatto pagare un conto salatissimo non solo all’autotrasporto italiano, ma a tutte le imprese del nostro mondo produttivo – prosegue Russo -. Chiediamo che, dopo le numerose segnalazioni partite dal nostro Paese, anche l’Europa si faccia garante del rispetto dei trattati sulla libera circolazione delle persone e delle merci all’interno dell’Unione Europea».

Una soluzione immediatamente attuabile sarebbe l’abolizione del divieto di transito notturno, che consentirebbe di diluire la concentrazione del traffico, anche in considerazione che i mezzi più moderni a standard Euro 6 sono decisamente più silenziosi e meno impattanti rispetto a quelli più vecchi.

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