300.000 euro dalla regione del Veneto per la digitalizzazione dei cinema minori

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film proiettore cinematograficoZorzato: “così si rende possibile l’ammodernamento delle sale dei centri più piccoli della Regione”

Prosegue anche in Veneto la digitalizzazione delle sale cinematografiche in attesa della “rivoluzione” che scatterò a gennaio prossimo, quando le tradizionali “pizze” di pellicola lasceranno il posto a compatti e leggeri supporti digitali in attesa del passo successivo della trasmissione dei film direttamente via etere.

Il processo di ammodernamento comporta la sostituzione dei vecchi proiettori di pellicola con altri digitali, il cui costo medio s’aggira sui 60-70.000 euro.

Sono 14 le sale cinematografiche del Veneto che fruiranno dei contributi regionali per interventi di ammodernamento e adeguamento tecnologico. La giunta regionale ha approvato il riparto di 300.000 euro che sono stati assegnati in base al bando 2013 per la digitalizzazione delle sale cinematografiche. “Per il secondo anno consecutivo – sottolinea il vicepresidente e assessore alla cultura e allo spettacolo Marino Zorzato, relatore del provvedimento – la Regione interviene con fondi propri per sostenere gli interventi di adeguamento tecnologico confermando così l’impegno concreto a favore della tutela del piccolo esercizio cinematografico”. In questo modo, tante sale cinematografiche delle realtà minori della regione potranno continuare ad essere un punto di socializzazione culturale, altrimenti destinato alla chiusura.

Le domande di contributo potevano essere presentate da titolari, proprietari e gestori di monosala o di multisala con numero di sale non superiori a quattro. I contributi possono coprire fino al 50% delle spese per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature per la proiezione digitale. La commissione di esperti che ha preso in esame le domande comprendeva anche rappresentanti indicati dall’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo delle Tre Venezie – ANEC e dall’Associazione Cattolica Esercenti Cinema del Triveneto – ACEC.

L’azione a favore del piccolo esercizio cinematografico, ed in particolare a quello collocato nei centri storici e nelle aree urbane svantaggiate, è prevista dalla legge regionale (n. 55/2009) che disciplina gli interventi regionali per il sistema del cinema e dell’audiovisivo e per la localizzazione delle sale cinematografiche nel Veneto. “Sostenere l’ammodernamento dei piccoli cinema privati così come i cinema parrocchiali – conclude Zorzato – significa perseguire il duplice obiettivo di conservare un’attività economica e consentire nel contempo la programmazione di opere cinematografiche d’autore. In molti casi le sale parrocchiali sono centri di aggregazione culturale e costituiscono un elemento di promozione della qualità sociale del territorio”.

I contributi saranno erogati al Cinema Aurora di malo, al cinema Mignon di Cerca, al cinema Palladio di Fonaniva, al cinema teatro Marconi di isola Vicentina, al Cinema Busan di Mogliano veneto, al cinema teatro La Perla di Torreglia, al cinema teatro Careni di Pieve di Soligo, al Grillo parlante di Asiago, al cinema teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche, al cinema teatro Lux di Camisano Vicentino, al cinema Campana di Marano Vicentino, al cinema teatro Don Bosco di Chioggia, al cinema S. Gaetano di Thiene e al cinema Esperia di Padova.