La Camera di commercio di Verona ha ospitato la presentazione dello studio “Percorsi per il settore turistico veronese, Una lente di ingrandimento sui territori della Destination Verona & Garda Foundation” realizzato da Veneto Lavoro nell’ambito della collaborazione tra la Fondazione Giuseppe Toniolo della Diocesi, con il contributo della Cciaa.
«Il capitale umano nel settore turistico nella provincia di Verona – spiega il vice presidente della Camera , Paolo Tosi – rappresenta una risorsa indispensabile su cui tutto il territorio conta, ma che deve, ora più che mai, attrezzarsi per fronteggiare una carenza di personale che rischia di diventare penalizzante. L’obiettivo dell’analisi è di fornire degli spunti di riflessione riguardo alle caratteristiche, alle dinamiche, alle criticità e ai punti di forza del settore turistico e soprattutto delle implicazioni che essi hanno dal punto di vista delle risorse umane, nelle due destinazioni Lago di Garda e Verona e nei territori identificati dai quattro marchi d’area, Lessinia, Valpolicella, Soave–EstVeronese e Pianura dei Dogi. Sono due modelli di turismo diversi che si integrano e si completano».
Dalle interviste a portatori di interessi diffusi locali, ogni territorio “ha il suo passo”, dato da una tradizione turistica più o meno recente, dal tipo di turismo che lo interessa (di massa, più slow, straniero o locale, improntato su un tematismo), dalla composizione e conformazione del tessutoproduttivo che si traduce in una diversificazione di fabbisogni e di esigenze soprattutto nell’ambito del capitale umano.
«La ricerca sarà presentata agli operatori turistici e al pubblico in una serie di incontri sul territorio che si terranno in ciascuna destinazione e marchio d’area – conclude il segretario generale della Camerascaligera, Riccardo Borghero – con l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori turistici e la potenziale platea di lavoratori».
Intanto, la regione Veneto interviene con un nuovo bando da 2 milioni di euro per sostenere lacapacità di innovare i servizi e i prodotti turistici che passa necessariamente attraverso lo sviluppodelle competenze di chi opera nel settore, migliorando le competenze, in particolare quellemanageriali e di visione strategica degli imprenditori del settore turistico, per affrontare le sfidedella transizione digitale e della sostenibilità, così come le tematiche legate all’accessibilità e alla fruibilità di servizi e prodotti offerti.
L’iniziativa si inserisce tra le sfide proposte dal nuovo PR Veneto FSE+ 2021 – 2027 e intende contribuire al conseguimento delle priorità regionali stabilite nella Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021-2027 e al perseguimento degli obiettivi di crescita sostenibile che l’ente si è posto per i prossimi anni attraverso la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS).
«I dati del 2022 dimostrano che il turismo in Veneto è tornato ai livelli prepandemia – sottolinea l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan -. Per far fronte alle esigenze del mondo delturismo è necessario che le destinazioni e le imprese evolvano per non rischiare di trovarsi fuoridai nuovi modelli di sviluppo turistico, perdendo competitività».
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