Bianco & Nero bilancio di fine anno della politica e dell’economia

Il governo Meloni approva alla Camera in veste pressoché definitiva la sua prima Finanziaria, con qualche ombra di troppo. 

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Bianco & Nero

Alla vigilia di Natale, dopo una nottata di discussioni e votazioni ininterrotte, la Camera dei deputati ha varato la prima Finanziaria del governo Meloni, che ora passa al Senato per l’approvazione definitiva, praticamente senza possibilità di modificare alcunché, approvando una legge che, secondo il “Bianco & Nero“, contiene qualche ombra di troppo, vuoi dettata dal poco tempo a disposizione per incardinare un provvedimento di spessore, vuoi per l’impreparazione di molti deputati di prima nomina, inesperti dei regolamenti di commissione nello stilare le proposte di spesa.

Ora, dopo l’approvazione finale e valicato lo scoglio dell’esercizio provvisorio – che sarebbe stato un male minore, visto che era palese il ridotto tempo a disposizione per la definizione del provvedimento principe di ogni governo che si rispetti – ora tutti aspettano nei primi mesi del 2023 un nuovo provvedimento – già annunciato – che metta le basi per la riforma fiscale sciogliendo le briglie per la ripresa economica e per la responsabilizzazione di cittadini, imprese e , soprattutto, enti pubblici, con quest’ultimi chiamati finalmente a fare pulizia e a qualificare efficacemente il loro operato riducendo gli sprechi e i costi operativi.

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In questa puntata natalizia de il “Bianco & Nero”, l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore della Web Tv e de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, analizzano per sommi capi i contenuti della Finanziaria 2023, ad iniziare da due fatti che stridono con il comune buon senso: l’aver stanziato 864 milioni a favore del mondo dello sport e del pallone in particolare per consentire la rateizzazione in 60 comode quote delle tasse non versate complice anche la pandemia da Covid, quando non si è riusciti a dare copertura a quei 400 milioni chiesti dai comuni per coprire i buchi di bilancio causati dai maggiori costi energetici. Ma quel che fa più rabbia è il non aver disinnescato la bomba del payback sanitario, pronta ad esplodere in migliaia di aziende fornitrici del sistema sanitario pubblico, chiamate a rifondere pronta cassa ben 2 miliardi di euro, pari al 50% del deficit fatto registrare dalle Asl di mezz’Italia, da pagarsi entro il 15 gennaio 2023. Come denuncia Confindustria, di fatto per molte sarà il fallimento, visto che si tratta di una voce di costo non preventivata che farà sballare i lor conti, cui s’aggiunge l’ormai patologica carenza dei pagamenti del sistema sanitario pubblico nei confronti dei fornitori.

In conclusione della puntata de il “Bianco & Nero” un video emozionale per augurare Buon Natale e felice Anno Nuovo agli oltre 600.000 spettatori che hanno accompagnato ViViItalia Tv nel 2022.

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