L’imprenditore, amministratore delegato di Plastotecnica Spa, è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei soci per il biennio 2013-2015. Vice presidente Cristina Marchetti. Rinnovato il Consiglio Direttivo
L’imprenditore Luca Iazzolino è stato confermato alla presidenza della Delegazione Confindustria di Este per il biennio 2013-2015. L’elezione, all’unanimità, è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi nella sede del Gabinetto di lettura di Este. Iazzolino, 42 anni, è amministratore delegato di Plastotecnica Spa di Bagnoli di Sopra (Pd), tra i primi produttori europei di film plastici in polietilene per il settore imballaggio con due stabilimenti a Bagnoli di Sopra e Pernumia, 370 addetti e un fatturato di 200 milioni di euro. Sarà affiancato dalla vice presidente Cristina Marchetti (Valbona Spa, Lozzo Atestino).
L’assemblea ha inoltre rinnovato il Consiglio direttivo di Delegazione. Oltre a Iazzolino e alla vice presidente ne fanno parte: Francesco Blasi (Komatsu Utility Europe Spa, Este), Giancarlo Seno (Impresa Seno Geom. Giancarlo, Ospedaletto Eugenaeo), Emanuele Buson (Buson Srl, Pernumia), Stefano Frigo (Hemina Spa, Montagnana), Ennio Mazzarolo (Viraver Srl, San Pietro Viminario), Ulisse Spinello (Ar.Ti.Ca Srl, Arre), Roberto Timo (Net Engineering Spa, Monselice).
È l’innovazione tecnologica la dimensione del cambiamento. Questo il messaggio che il presidente e la sua squadra hanno lanciato all’assemblea. “Sul binomio industria e innovazione si basa la capacità di ricreare sviluppo – sottolinea Iazzolino – . La ripresa non può prescindere dalla modernizzazione della base produttiva. Questo territorio è fatto in larga parte di aziende che sono state capaci di integrarsi nelle filiere tecnologiche internazionali grazie a creatività e flessibilità produttiva. Per reggere la velocità della competizione serve uno sforzo ulteriore, con piattaforme tecnologiche in settori avanzati che coinvolgano il maggior numero di Pmi”.
Ad arricchire il confronto in assemblea è stato il contributo di Marco Magrini, giornalista esperto di innovazione, che ha ripercorso le innovazioni “di rottura” degli ultimi cinquant’anni, dalla plastica agli ultrasuoni, dal digitale allo smartphone, e descritto quelle in arrivo con forte impatto sul comparto produttivo e i modelli di business: stampa 3D, materiali avanzati, biologia sintetica, cloud.
“Ricerca e innovazione sono la strada maestra per scongiurare il rischio di deindustrializzazione e sostenere il nuovo manifatturiero – insiste Iazzolino -. Con una spesa pubblica e privata in ricerca pari all’1,3% del Pil l’Italia è agli ultimi posti in Europa. Dobbiamo invertire questa tendenza con un capitale umano più formato, l’accesso ai finanziamenti, un credito d’imposta strutturale per gli investimenti in innovazione. E una presa di coscienza da parte di noi imprenditori a intraprendere nuovi percorsi. Indietro non si torna. Da qui l’impegno della Delegazione a sostenere progetti condivisi per superare i limiti della piccola dimensione e favorire il riposizionamento competitivo delle Pmi”.
Iazzolino è dal 2006 membro di Giunta di Confindustria Padova e della Federazione Gomma Plastica. È stato presidente del Gruppo nazionale imballaggi film flessibile (Aimflex) dal 2008 al 2013. Dal 2010 al 2013 è stato presidente del Raggruppamento Gomma Plastica di Confindustria Veneto, di cui è attualmente consigliere. Da maggio 2013 è membro del consiglio di amministrazione di Corepla (consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica). Presiede una categoria che annovera 180 aziende per un totale di circa 8.000 addetti, che operano in 39 comuni della Bassa Padovana, dove operano 19.520 imprese di tutti i settori economici, una ogni otto abitanti. Industria manifatturiera e costruzioni rappresentano insieme il 27,5% del totale. Al netto dell’agricoltura, nel 2012 la dinamica delle imprese è stata di poco negativa (-1,3%), con una crescita del 9,3% tra il 2001 e il 2012 che descrive il consolidarsi di una vocazione manifatturiera fortemente integrata con i servizi, soprattutto innovativi, passati dal 14,1% del totale nel 2001 al 20,4% nel 2012. Nell’area sono impiegate circa 46mila persone, il 13,5% del totale degli addetti della provincia.