Parco Prealpi Giulie, nuovo riconoscimento “Destinazione Eden 2013”

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Parco prealpi Giulie Stambecco monte canin 1Di Stefano: “il Parco si classifica come uno dei più importanti a livello internazionale”

“Il riconoscimento ufficiale di ‘destinazione EDEN 2013’ è uno dei più importanti a livello internazionale che l’Ente Parco delle Prealpi Giulie e i sei Comuni che lo ospitano abbiano ricevuto per il lavoro di promozione turistica comprensoriale”, afferma il presidente del Parco, Stefano Di Bernardo.

Qualità dei servizi, ricerca dell’eccellenza enogastronomica tipica, umiltà nel mettersi sempre in gioco sfidando campanilismi d’altri tempi, capacità di analisi nella ricerca dei fondi di finanziamento Europei, unici fondi che permettono progetti di sviluppo territoriale, “ci consentono di appartenere a questo prestigioso circuito turistico delle destinazioni europee d’eccellenza – continua Di Bernardo – un vanto non solo per il Parco e per i sei comuni che lo ospitano ma anche per l’intero sistema turistico regionale. Spero che questo riconoscimento internazionale che siamo riusciti ad ottenere, in sinergia con le amministrazioni comunali, il mondo imprenditoriale e quello associazionistico locale venga sfruttato nel migliore dei modi, affinché il nostro splendido territorio sia ancor di più conosciuto ed apprezzato dai turisti di tutta Europa ed oltre”.

Il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie è stato istituito nel 1996 e si estende su poco meno di 100 km quadrati compresi nel territorio dei comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone in provincia di Udine ed include le parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958), dei Monti Musi (m 1869) e del Monte Canin (m 2587).

La specificità della zona è determinata dal contatto di tre aree biogeografiche diverse, mediterranea, illirica ed alpina, che concorrono a determinare una straordinaria biodiversità. Qui si è sviluppata una vegetazione ricca e diversificata, che conta più di 1.200 specie e sottospecie e oltre 60 endemismi.

Negli ultimi anni ha fatto parlare di sé anche per la presenze dell’orso bruno e della lince, mentre tra gli uccelli sono state censite più di 100 specie, di cui 89 sono risultate certamente nidificanti. Straordinarie sono anche le caratteristiche geologiche, che trovano la loro massima espressione nei fenomeni carsici del massiccio del Canin.

Fin dall’istituzione dell’area protetta, l’Ente parco ha promosso la fruizione sostenibile del territorio sia allestendo centri visite e punti informativi sia ristrutturando ed operando manutenzioni su sentieri e ricoveri montani spesso ricavati da vecchie strutture d’alpeggio. Forte è inoltre il legame con il limitrofo Parco nazionale sloveno del Triglav che ha portato nel 2009 al riconoscimento congiunto quale “area protetta transfrontaliera” da parte di Europarc.