Pneumatici invernali: di poco aiuto l’etichetta UE

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Marangoni-pneumatico-neve-Meteo-HP-suv-ilnordestCon l’arrivo delle ordinanze che impongono l’obbligo di gomme termiche o catene a bordo (15 novembre) i consigli per una scelta avveduta

La nuova etichetta per pneumatici UE, obbligatoria da poco meno di un anno, era stata pensata al fine di aiutare gli automobilisti nella scelta degli pneumatici. “Purtroppo fornisce poche indicazioni riguardo alle caratteristiche di sicurezza degli pneumatici, e pertanto non aiuta nella scelta” commenta il Centro Ricerca Tutela Consumatori e Utenti di Trento in vista della prossima (15 novembre) scadenza per l’entrata in vigore delle ordinanze prefettizie che impongono l’impiego su tutta la viabilità di pneumatici invernali o catene da neve.

L’etichetta tralascia alcuni aspetti importanti degli pneumatici da neve, come le caratteristiche in frenata e l’aderenza al manto stradale in caso di neve o ghiaccio. Essa dovrebbe essere pertanto ampliata nel senso indicato. Il criterio tecnico dell’aderenza al manto stradale bagnato, che è uno delle tre componenti obbligatorie dell’etichetta e che dovrebbe fornire informazioni su tale caratteristica degli pneumatici, riporta invece soltanto indicazioni sulla “qualità” della frenata su strade bagnate.

La nuova etichetta fornisce indicazioni sui seguenti aspetti: aderenza al manto stradale, influenza dello pneumatico sul consumo di carburante e sui decibel (rumorosità dello pneumatico). L’etichetta mostra le caratteristiche di sicurezza ed efficienza energetica su di una scala, che va dal migliore: “A” (verde) al peggiore: “G” (rosso). Purtroppo gli aspetti della resistenza al rollio, dell’emissione di rumore e dell’aderenza al manto stradale bagnato non bastano certamente a valutare le qualità di uno pneumatico. L’etichetta, ad esempio, non riporta informazioni riguardo la stabilità, le caratteristiche dello pneumatico in caso di “acquaplaning” o l’aderenza al manto stradale asciutto. Per gli automobilisti inoltre sarebbe molto utile un’indicazione riguardo lo stato di usura della gomma. In buona sostanza, la nuova etichetta dice poco e uno pneumatico che riceva la valutazione “C” in relazione al fattore aderenza al manto stradale bagnato, ciononostante può essere classificato quasi come “ottimo” pneumatico invernale.

Un aiuto nella scelta dello pneumatico è quello del “fiocco di neve” riprodotto in modo stilizzato sul lato dello pneumatico. Questo simbolo può essere apposto soltanto se lo pneumatico abbia superato un test standard, comprovando in questo modo la sua idoneità alle condizioni meteo invernali. L’altra indicazione che spesso è impressa sui fianchi della gomma, ovvero una scritta in corsivo “M+S”, indica invece soltanto che la gomma rispetta le norme stradali e può essere utilizzata nel periodo invernale. Non fornisce però alcuna indicazione rispetto alla reale qualità della gomma in caso di neve o poltiglia. Per effettuare una scelta sicura, gli automobilisti farebbero bene a consultare i più recenti test sul prodotto, ad esempio su “Test” o “Altroconsumo”, oppure su altre riviste specializzate, come “Quattroruote” o i siti di Dekra o dell’Adac tedesco

I produttori asseriscono che gli pneumatici inutilizzati, se conservati correttamente, possono essere venduti, anche dopo un periodo di 5 anni, come pneumatici “nuovi”. Con il passare del tempo però gli pneumatici si induriscono, cosa questa che causa un peggioramento delle caratteristiche di guida. Se la gomma ha più di un anno, fate quindi bene a contrattare con il rivenditore un congruo sconto.

Stabilire l’età di un pneumatico è molto semplice: la sigla “DOT” riportata sul fianco dello pneumatico fornisce indicazioni su “settimana” (prime 2 cifre) e “anno” (ultime 2 cifre) di produzione. Ad esempio, il numero DOT 12/09 indica quale data di produzione la 12esima settimana dell’anno 2009. Opportuno, quindi, rivolgere la propria attenzione verso prodotti che abbiano una stampigliatura nelle ultime due cifre “13” o “12” per assicurarsi che il prodotto sia “fresco” e non un fondo di magazzino. Inoltre, è opportuno fare sempre un giro da tre-quattro rivenditori per farsi fare un preventivo scritto su carta intestata, comprensivo del montaggio sui cerchioni, bilanciatura e contributo ambientale per lo smaltimento dello pneumatico usurato. Usura che, per una gomma da neve, si manifesta quando il battistrada ha uno spessore residuo di 4 millimetri (sotto questo livello la capacità di presa sulla neve è decisamente ridotta, simile ad un pneumatico estivo e, come tale, lo si può utilizzare nella bella stagione) o è stato già utilizzato per tre inverni di fila (la gomma perde con il tempo l’elasticità e l’aderenza tipica alle basse temperature).

Quanto a dove acquistare, oggi c’è tanta offerta anche sui canali internet: molti siti sono di aziende estere che potrebbero causare qualche difficoltà in caso di contestazione del prodotto. Inoltre, è necessario stare attenti all’epoca di produzione della gomma, in quanto alcuni siti propongono prezzi interessanti a fronte di pneumatici prodotti due-tre anni addietro. Da valutare anche il successivo montaggio sui cerchioni: molti gommisti non sono sempre disponibili ad effettuare il servizio, o pretendono un sovrapprezzo che fa perdere la convenienza dell’acquisto sulla rete.