Via libera alla tutela storica della Libreria antiquaria Umberto Saba di Trieste

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FVG libreria antiquaria Saba Trieste Gianni Torrenti Mario Cerne 1
FVG libreria antiquaria Saba Trieste Gianni Torrenti Mario Cerne 1Firmato l’accorto tra la regione Friuli Venezia Giulia e il comitato di tutela

Siglato a Trieste l’“Accordo per la tutela e la valorizzazione della Libreria antiquaria Umberto Saba” sottoscritto nella sede del Museo Carlo e Vera Wagner a Trieste, sono stati, accanto all’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, Giangiacomo Martines, l’assessore alla cultura del comune di Trieste, Franco Miracco, il direttore della Biblioteca statale Stelio Crise, Maurizio Messina, il presidente della Comunità ebraica triestina Alessandro Salonichio e Mario Cerne, attuale titolare da libreria antiquaria.

“Un momento importante, perché tutte le istituzioni si sono accordate per iniziare a lavorare sulla libreria che fu del poeta e già gode di due protocolli di conservazione e tutela”, ha osservato Torrenti, sottolineando che peraltro “questo è un passo in più, perché entra nel merito della tutela dei volumi e favorisce le ricerche utili a comprendere quali libri fossero di proprietà dello stesso Saba, pur salvaguardando l’attività commerciale, che stava nelle corde del poeta ed è importantissima per Trieste”.

A monte dell’accordo, il decreto dei Beni culturali del 2012, con cui la si dichiarava “Studio d’artista” e quello di tutela del 2004, che vincolò la destinazione d’uso di un esercizio economico e culturale fondato e diretto personalmente da Umberto Saba ed arrivato nelle mani di Cerne attraverso il padre Carlo, assunto come commesso a 17 anni, citato dal poeta nei suoi versi e titolare della libreria sino al 1981. Citata nelle guide turistiche, la libreria contiene ed è, per la città e per la regione, “un patrimonio verso cui abbiamo un debito come istituzioni – ha osservato Torrenti – e per cui è in atto un intervento che può essere d’esempio in altri casi in cui delle proprietà private siano anche, per la loro valenza, un bene pubblico”.

La Libreria conserva nel suo fondo volumi, documenti antichi e cimeli che originariamente appartennero al poeta e l’accordo, che fa seguito ad un finanziamento assegnato dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, prevede che sia la Biblioteca Crise a svolgere il lavoro di riordino e spolveratura dei libri e le attività necessarie ad individuare il nucleo librario riconducibile a Saba, il tutto all’interno della rete e secondo gli standard previsti dal Servizio Bibliotecario Nazionale. Alla Regione competerà un ruolo di coordinamento scientifico e di direzione dei lavori, oltre al finanziamento di una pubblicazione che illustri il lavoro svolto e diventi uno strumento utile a studenti, ricercatori, turisti.