I ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, e dell’Innovazionetecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao, hanno firmato un Protocollo d’intesa con Trentino, Alto Adige, Veneto e la provincia di Belluno per l’attuazione del piano di mobilità sostenibile dei passi dolomitici che prevede la costituzione della “Dolomiti Low Emission Zone” nell’area geografica intorno ai Passi Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e nelle valli circostanti della Val Gardena, Val Badia, Val di Livinallongo e Val di Fassa.
«Gli obiettivi perseguiti dal Piano di mobilità sostenibile sono in primo luogo il miglioramento della qualità della vita dei residenti del territorio e di preservare il delicato equilibrio ecologico dell’ambiente dolomitico – sostengono gli assessori degli enti locali del Veneto, Trentino e dell’Alto Adige, rispettivamente Elisa De Berti, Roberto Failoni e Daniel Alfreider – ma anche di migliorare l’esperienza turistica dei visitatori».
Con l’attuazione del progetto e l’istituzione della “Dolomiti Low Emission Zone”, si creano i presupposti per forme di regolamentazione del traffico, anche attraverso sistemi digitali, in un ambiente sensibile come le Dolomiti, riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, e per favorire il trasporto intermodale incoraggiando l’uso dei mezzi pubblici e dei mezzi ecologici a due ruote al posto dell’auto privata.
Per Giovannini la “Dolomiti Low Emission Zone” rappresenta «uno strumento nuovo e innovativo per attivare una strategia di mobilità sostenibile, oltre che per perseguire una regolamentazione dei flussi di traffico in maniera digitale. Si tratta di un contributo importate per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030 rispetto al 1990».
«Attraverso l’attuazione del piano di mobilità sostenibile dei passi dolomitici viene lanciato un approccio innovativo – afferma Colao – per affrontare le grandi sfide del traffico e la gestione dei flussi di mobilità, non solo in montagna ma ovunque in Italia, grazie alla replicabilità delle piattaforme digitali».
Con il protocollo le parti coinvolte nel progetto intendono promuovere e rafforzare la più ampiacollaborazione finalizzata a rafforzare il coordinamento della mobilità sostenibile a livellointerprovinciale e interregionale, che riguarda anche i comuni dell’area intorno al gruppo del Sella, per la valorizzazione dei comuni stessi e dei territori circostanti, anche in chiave di sostenibilità.
In particolare, attraverso lo strumento della “Dolomiti Low Emission Zone” sarà possibile attivare le cinque principali azioni previste dal piano di mobilità sostenibile: la regolamentazione del traffico con un sistema digitale e innovativo; la creazione e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio; il rafforzamento del trasporto pubblico locale; l’incentivazione della mobilità attiva e integrazione della mobilità a fune; il miglioramento della qualità della vita e dell’esperienza turistica.
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