Friuli Venezia Giulia, ecco il bilancio dell’OCM vino

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Risultati incoraggianti per la promozione del vino all’estero e la ristrutturazione dei vigneti

“L’insieme di misure che fanno riferimento all’Organizzazione comune di mercato (Ocm) Vino è stato capace di muovere in Friuli Venezia Giulia qualcosa come oltre 18 milioni e mezzo di euro, di far conoscere e apprezzare all’estero i nostri vini e di conseguenza il nostro territorio, ed infine di ristrutturare il 3% dei vigneti regionali, valore che, se fissiamo in 30 anni la durata media di un vigneto, è perfettamente in linea con il trend ideale di rinnovo indispensabile ad una viticoltura dinamica e moderna” ha detto con soddisfazione per l’ottimo andamento del 2013 il vicepresidente della Regione ed assessore alle attività produttive, Sergio Bolzonello, sottolineando l’efficacia delle operazioni portate avanti dalla Regione, evidenziata dal bilancio tracciato dagli uffici dell’Area risorse agricole e forestali della direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali.

“Il bilancio riguarda le azioni realizzate nella campagna 2013/2014 e finanziate dall’Unione europea con quel complesso di misure che va sotto il nome di Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo – ricorda Bolzonello – e senza tema di smentita si può affermare che quanto realizzato è più che lusinghiero. Alla data del 15 ottobre, termine ultimo per l’effettuazione dei pagamenti alle aziende vitivinicole da parte di AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), i contributi erogati complessivamente ammontano a 9.140.000 euro – rileva l’assessore – ma la cosa che mi preme sottolineare è che a inizio campagna i fondi a disposizione per il Friuli Venezia Giulia ammontavano a 8.140.000 euro: in altre parole, dimostrando le nostre esigenze finanziarie, siamo riusciti a farci assegnare dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali circa 1 milione di euro di risorse non utilizzate da altre regioni”. In Italia, l’OCM Vino viene gestito sulla base di un piano definito a livello nazionale, all’interno del quale possono essere effettuati spostamenti di risorse, assegnando alle regioni che li utilizzano quei finanziamenti che altre non riescono ad impiegare: si massimizza così la spesa a livello nazionale e non si corre il rischio di restituire fondi a Bruxelles. “In questo più che in altri programmi comunitari la velocità di spesa costituisce dunque un fattore strategico – spiega Bolzonello – poiché sussiste l’obbligo di spendere le risorse nell’anno della loro assegnazione. E noi siamo stati così abili da avere già pronte ed istruite domande che non sarebbe stato possibile finanziare con la dotazione finanziaria iniziale”. Per quanto riguarda le azioni realizzate, esse fanno riferimento a tre misure, che sono promozione sui mercati dei paesi terzi, investimenti e ristrutturazione e riconversione dei vigneti.

La prima consente di erogare un contributo comunitario fino al 50% per la realizzazione di azioni di promozione dei vini comunitari DOC, IGT, e varietali attuate nei paesi extra Ue e destinate a migliorarne la competitività in tali paesi, che sono America latina, Canada, Centro-Sud America, Cina, Paesi balcanici, Russia, Sud-Est Asiatico, USA. Il costo totale dei progetti, comprensivo di una quota relativa a quelli pluriennali presentati nelle campagne precedenti, ammonta a oltre 5 milioni di euro, cui corrisponde un contributo dell’Ue pari ad oltre 2,5 milioni di euro. Per quanto concerne invece la seconda misura, il contributo, che è del 40%, viene erogato per l’acquisto di contenitori in legno per la conservazione e l’affinamento dei vini. Tutte le 124 aziende che hanno presentato domanda ed hanno accettato i contributi sono state finanziate complessivamente con oltre 600.000 euro per l’acquisto di 1.557 tra botti e barriques. Un aiuto fino al 50% delle spese sostenute è stato erogato in base alla terza misura per ristrutturare e riconvertire i vigneti. Delle 228 domande presentate nel 2013 ne sono state liquidate 216, per un importo totale di 6 milioni di euro, corrispondenti a 625 ettari di vigneto ristrutturati. In questo caso restano pertanto da soddisfare 12 domande, per un totale di 76 ettari di terreno e circa 700.000 euro di finanziamento, ma Bolzonello assicura che una volta concluso l’iter di finanziabilità, anche queste verranno finanziate con i fondi già messi a disposizione dal Ministero per la campagna 2013/2014.

“Abbiamo fatto un buon lavoro ma questo non significa che possiamo dormire sugli allori” osserva infine il vicepresidente. “So che ci sono ancora attività da portare a termine, potenziare e migliorare, come ad esempio i collaudi dei vigneti realizzati nelle campagne precedenti – conclude – ma credo che con la collaborazione di tutti riusciremo a far sì che il Vigneto Friuli mantenga il suo già ottimo status e migliori sempre di più”.