Confimi Alimentare, è di nuovo boom acquisti nei discount

Il “Made in Italy” a tavola è solo per l’export. A basso prezzo spesso solo prodotti esteri, pure dall’Africa. 

0
466
consumi inflazione

La crisi economica che morde l’Italia spinge i consumatori sempre più gli alimentati a basso costonei discount, spesso di provenienza estera, europea nel migliore dei casi, o anche africana: la denuncia arriva dal presidente di Confimi Industria Alimentare, Alessandro Tatone, secondo cui «i carrelli della spesa sono sempre più vuoti e più poveri e si è tornati a comprare nei discount dove i prezzi per definizione sono inferiori. Non c’è un giudizio di merito o di qualità, solo una constatazione sullo scontrino medio e sui canali di acquisto».

Per Tatone «le abitudini di spesa sono tornate indietro di 10 anni, ma stavolta la “crisi” è dettata da un doppio fattore: cresce rapidamente il costo dei prodotti sugli scaffali e cala il potere d’acquisto dei consumatori. L’inflazione ha raggiunto e superato i livelli registrati nei primi anni Novanta».

«Non sembra esserci soluzione di continuità – avvisa Tatone -: le aziende della filiera agroalimentare, come tutte le realtà manifatturiere, si stanno facendo carico di una parte degli extra costi di gestionedettati dai costi energetici, da quelli delle materie prime, del confezionamento e della logistica, ma una parte viene comunque riversata sul prodotto finale».

Servirebbe un’inversione di rotta ma che al momento è tutta nelle mani del Governo sottolinea il presidente di Confimi Alimentare: «mantenere sostenibile la spesa alimentare dovrebbe esseregarantito a livello Costituzionale, è tempo di rinunciare all’Iva sui prodotti di prima necessità e sui relativi produttori lungo la filiera agroalimentare».

Ma il problema maggiore riguarda l’origine degli approvvigionamenti alimentari degli italiani che si rivolgono ai canali a basso costo: «ha dell’incredibile, ma il 2022 ha reso manifesto come i prodotti alimentari del “Made in Italysiano destinati alle esportazioni perché qui da noi non ce li possiamo più permettere» commenta amaramente Tatone, il tutto alla faccia della sostenibilità economica della filiera, del consumo a “km 0” e della riduzione dell’impatto ambientale. Senza dimenticare anche la questione del rispetto delle norme di sicurezza, che per i prodotti italiani è sempre al massimo livello, mentre per quelli esteri e, soprattutto, extraeuropei, non sempre anche per l’impiego di fitofarmaci vietati in Europa.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata