Corte dei Conti, approvato il bilancio 2012 della regione del Veneto

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Luca-zaia-ilnordestZaia: “un riconoscimento che premia il lavoro fatto dall’amministrazione che ci sprona a migliorare ancora”

“La Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Veneto, parifica il rendiconto generale della Regione del Veneto per l’esercizio finanziario 2012”. Con questa formula, letta dal presidente Claudio Iafolla, dopo una breve Camera di Consiglio tenutasi subito dopo il dibattimento, si è conclusa a Ca’ Corner, sede della Prefettura di Venezia, la pubblica udienza della sezione veneta della Corte dei Conti, che ha dichiarato la regolarità del bilancio dello scorso anno della regione del Veneto.

“Una valutazione positiva della nostra gestione, che ci inorgoglisce e rappresenta uno sprone a migliorare ulteriormente, proseguendo sulla strada che abbiamo intrapreso all’inizio di questa legislatura” ha commentato a caldo il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’udienza pubblica il ‘giudizio di parificazione’, istituto già operante nell’ordinamento dello Stato, esteso per la prima volta quest’anno alle regioni a Statuto ordinario.

Dopo il saluto del Prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, e l’introduzione del presidente della Sezione regionale di controllo, Claudio Iafolla, sono seguite la relazione sulla legittimità e regolarità della gestione da parte del magistrato Giampiero Pizziconi, la requisitoria del Procuratore regionale, Carmine Scarano, l’intervento del presidente della Regione, Luca Zaia. Sia la relazione di Pizziconi, che la requisitoria di Scarano, hanno sostanzialmente promosso l’azione amministrativa e contabile della Regione, segnalando alcuni aspetti e situazioni sicuramente migliorabili – tra questi la mancata adozione da parte del Consiglio regionale del Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF), strumento che deve “consentire che la manovra di bilancio risulti definita all’interno della cornice programmatoria” –, ma riconoscendo che gli aspetti essenziali della gestione finanziaria complessiva sono di segno positivo.

“Dal punto di vista del rispetto dei vincoli di finanza pubblica – si legge nella relazione –, la Regione ha rispettato i vincoli del Patto di stabilità, ha osservato i limiti normativi dell’indebitamento e, infine, ha conseguito gli equilibri sia di cassa che di competenza”. Inoltre, si registra “una riduzione dello stock di debito, confermando un trend discendente che ha caratterizzato gli ultimi esercizi”; si attesta che già dal 2011 la Regione ha provveduto ad allineare la propria normativa ai vincoli di contenimento della spesa corrente imposti a livello centrale, rispettando le limitazioni e provvedendo a rideterminare talune tipologie di spesa; si sottolinea che prosegue “un’azione di contenimento della spesa del personale”, conseguendo ampiamente l’obiettivo fissato dalle norme; evidenzia che, pur rimanendo negativa, la gestione patrimoniale dell’esercizio 2012 segna un buon miglioramento rispetto all’anno precedente. Anche per quanto riguarda specificatamente la gestione della sanità – che lo stesso procuratore Scarano ha ricordato essere una delle eccellenze venete –, il risultato d’esercizio è positivo e per la prima volta risulta che il numero delle aziende Ulss in utile supera quello delle aziende in perdita, 12 contro 11. “Pur nel miglioramento generale del risultato di gestione – si precisa –, permangono situazioni di forte squilibrio economico in capo alle aziende sanitarie n. 12 Veneziana, n. 18 di Rovigo e n. 20 di Verona”. E la relazione si conclude ribadendo la necessità “di proseguire nell’attuazione delle misure previste dal nuovo Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016”.

Nel suo intervento dinanzi alla Corte, Zaia ha sostenuto che “la parificazione è la sublimazione della nostra attività e vi ringrazio per aver sottolineato la virtuosità del nostro Ente. Ma, vi ringrazio anche per il difficile lavoro che anche voi avete svolto, dovendo affrontare nuove competenze da una parte e dovendo fare i conti nel contempo con la diminuzione di personale e risorse. Le riforme a costo zero calate dall’alto, infatti, sono tali solo per chi le fa e non per chi le subisce e alla fine le paga sempre il cittadino”.

“La nostra preoccupazione – ha proseguito Zaia – non è solo quella di tenere i conti in ordine ma anche di amministrare bene, tutti i giorni, in una situazione di crisi che non ha precedenti, ponendo anche rimedio alle situazioni di difficoltà che abbiamo ereditato e a quelle che derivano da condizioni estremamente penalizzanti, come quella di dover accettare un prestito oneroso dallo Stato, in quanto ci viene impedito di utilizzare le risorse che sono nelle nostre casse a causa dei vincoli del Patto di stabilità, che per noi si traduce in patto di instabilità”.

Il presidente della Regione, dopo le parole di gratitudine per l’assessore al bilancio Roberto Ciambetti, per i dirigenti e le strutture regionali, per la Procura e i magistrati della Corte dei Conti, si è rivolo a questi ultimi invitandoli ad essere per la Regione “oltre che i ‘cani da guardia’ anche i ‘cani da difesa’, aiutandoci – ha detto – a far fronte e a superare situazioni di difficoltà che non dipendono dal nostro operato. Abbiamo bisogno della vostra collaborazione, ad esempio, per verificare le condizioni di rinegoziazione dei progetti di finanza che abbiamo ereditato e che rappresentano oggettivamente un aggravio per i nostri bilanci, come voi stessi avete evidenziato nella relazione. Rimetterci mano, magari avvalendoci di finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti, potrebbe essere una soluzione alla quale potremmo lavorare con il vostro aiuto”.