Sicurezza stradale, i consigli di Dekra Italia a Parlamento e governo

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Dekra-rapporto-sicurezza-2013-presentazione-roma-ilnordestRevisioni annuali obbligatorie per i veicoli con dieci anni d’anzianità, maggiore preparazione per i giovani neopatentati, diffusione del radar anticollisione

Revisioni obbligatorie annuali dopo il decimo anno di vita per i veicoli su strada; corsi superiori di guida sicura per i giovani, obbligatori per i neo patentati; sostegno pubblico all’utilizzo di sistemi tecnologici per la sicurezza come il radar anticollisione, il sistema salva cambio di corsia e valutazione se renderli obbligatori: queste le tre proposte che, al termine della presentazione del Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2013 dedicato alle strade extraurbane, Marco Mauri, responabile di DEKRA Italia, ha sottoposto con un riscontro positivo ai partecipanti alla tavola rotonda.

La discussione, moderata da Fabio Dadati, giornalista ed esperto in trasporti e logistica, ha visto partecipazione del sottosegretario ai trasporti Rocco Girlanda, il presidente della Commissione trasporti del Senato Altero Matteoli, del presidente e amministratore delegato di ANAS Pietro Ciucci e del presidente della Commissione trasporti della Camera, Michele Meta.

Mauri ha illustrato i risultati dell’importante studio sulla sicurezza stradale portando il dibattito su un piano concreto e propositivo. A seguito, importanti interventi dei relatori con assunzione di impegni e aggiornamenti sulle attività in corso.

Michele Meta, presidente della Commissione trasporti della Camera, ha chiesto maggiori controlli sulle strade che in Italia risultano ben sette volte inferiori a quelli realizzati in Germania (7 milioni l’anno contro un milione), e un maggiore impegno sottolineando che “la sicurezza stradale è il punto centrale del lavoro della Commissione trasporti della Camera”. Ha poi aggiunto che “bisogna superare il vincolo di spesa in questo contesto perché è un controsenso, visto che i costi degli incidenti stradali equivalgono a circa un punto e mezzo di Pil e le risorse investite vengono certamente ripagati con gli interessi”. A questo punto Meta ha posto l’accento sul tema a lui più a cuore e si è impegnato a lavorare per la “realizzazione entro 6 mesi della riforma del Codice della Strada”. L’ennesima.

Altero Matteoli, presidente della Commissione trasporti del Senato e già ministro alle infrastrutture e trasporti, ha evidenziato come sia necessario un approccio diverso da parte dei ministeri economici ai vincoli di spesa su infrastrutture, trasporti e sicurezza, ricordando come nei dieci anni in cui ha ricoperto il ruolo di ministro (prima dell’ambiente e poi di infrastrutture e trasporti) abbia sempre trovato una chiusura da parte dei colleghi che sono succeduti alla guida del ministero del tesoro, i quali applicavano politiche difensive e non di sviluppo e ha notato come con il Governo attuale tale atteggiamento non sia cambiato. Il senatore ha quindi concluso che “è necessario modificare radicalmente l’approccio se si vogliono ottenere risultati concreti”. Matteoli ha chiesto “un maggiore impegno sulla formazione sia in ambito della sicurezza nelle scuole, che nei corsi di guida sicura, ma soprattutto, un’attenzione da parte delle famiglie sui comportamenti dei figli richiamando i genitori ad una precisa assunzione di responsabilità”.

Il presidente di ANAS Pietro Ciucci, in un intervento articolato, ha evidenziato “le innumerevoli attività che l’azienda svolge per la sicurezza ed il miglioramento della rete viaria italiana”, richiamando gli investimenti in termini tecnologici che vengono effettuati, come ad esempio i nuovi tutor per strade extraurbane che si stanno sperimentando con ottimi risultati. Ha poi sottolineato il fatto che gli introiti derivanti da sanzioni del Codice della strada non siano di competenza ANAS. Il sottosegretario, Rocco Girlanda, a questo punto si è impegnato ad approfondire la questione anche riprendendo una sollecitazione dell’on. Meta. Ciucci, ha poi, richiamato “la difficoltà di gestione della rete stradale extraurbana divisa tra innumerevoli soggetti: ANAS, regioni, province e comuni, con tratti di strada che cambiano continuamente gestore”.

Il sottosegretario Rocco Girlanda ha ribadito che “la sicurezza è al centro delle politiche del ministero delle infrastrutture e trasporti”, ha ricordato gli interventi previsti dal Decreto del Fare ed ha sottolineato come sia “necessario uno sforzo sia in termini di innovazione e di revisione normativa, ma anche di crescita culturale e formazione al fine di permettere ai cittadini di essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie di assistenza alla guida e informative”. Ha, quindi, confermato “l’importanza del tema relativo alle revisioni dei mezzi in circolazione su cui il Governo sta lavorando”.

Al termine dell’incontro, tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di superare i vincoli di spesa per interventi sulla sicurezza che rappresenta un valore centrale di una società civile e che portano anche alla riduzioni di costi sociali enormi dovuti agli incidenti.