Caro vacanze: a Firenze e Milano gli alberghi più cari d’Italia

Indagine dell’Unione Nazionale Consumatori. Spicca per il caro scontrino ai ristoranti di Verona. 

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Sul caro vacanze pesa decisamente la spesa per l’alloggio: a Firenze gli alberghi e le pensioni sono rincarate del 38,5% rispetto alla scorsa estate, a Milano del 30,9%. E’ quanto emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori che ha stilato la classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda i servizi di alloggio e di ristorazione, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di luglio.

I servizi di alloggio (alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù) a luglio costano in media nazionale il 12,7% in più rispetto allo scorso anno. In particolare, prendono il volo gli alberghi e i motel (+16,6%) e le pensioni (+9,4%). Un balzo non indifferente, che diventa stellarein molte città, con differenze sul territorio notevoli pari a quasi 40 punti percentuali tra la città peggiore e la migliore, addirittura in deflazione, indice di una ripresa della domanda turistica molto differenziata.

A guidare la classifica della città con i maggiori rialzi nel settore alberghiero è Firenze, con un +38,5% su luglio 2021. Al secondo posto Milano, con un incremento annuo del 30,9%. Medaglia di bronzo La Spezia con +27%. Appena fuori dal podio dei maggiori rincari, Viterbo, +23%, poi Bari, la prima delle città del Sud con +21,7%. In sesta posizione Venezia con +21,2%, poi Pisa (+19,7%), Lecco e Trieste (entrambe a +19,1%). Chiude la classifica Modena (+18,7%). Sull’altro versante della graduatoria, 3 le città virtuose in deflazione: Vercelli (-1,4%), Reggio Emilia (-1,2%), Massa Carrara (-0,5%).

Il caro vacanze colpisce anche i servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 4,8%, a Verona i ristoranti rincarano rispetto a luglio 2021 dell’8,8%. Al secondo posto Forlì-Cesena, con +8,1% e al terzo Brescia, +7,9%. Segue Palermo (+7,8%), prima città del Sud, poi Gorizia (+7,6%), Sassari (+7,4%), in settima posizione Novara, Trento e Pistoia (+6,8% per tutte e 3). Chiude la classifica Bologna e Olbia-Tempio (+6,7% entrambe). La città più risparmiosa è Lodi (1,4%), in seconda posizione Campobasso (+1,6%). Al terzo posto Teramo (+1,9%).

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