La regione Veneto sforbicia del 15% le spese di bilancio per il 2023 rispetto alla manovra 2022, per un totale di 67 milioni destinati alle varie voci in capo alla Giunta, tranne Sanità e Cultura, che rimangono invariate ha detto l’assessore regionale alle Finanze, Francesco Calzavara, presentando in larghissimo anticipo la manovra di bilancio 2023-2025, licenziata dalla Giunta.
Del totale di 17 miliardi di euro, le spese sanitarie ammontano a 9,750 miliardi. Altre voci e marginalità di spesa assommano a 1,5 miliardi, e restano in capo alla giunta 67 milioni di euro, circa 10 in meno rispetto al bilancio 2022.
«Varare con questo importante anticipo i documenti di bilancio della Regione del Veneto significa rendere certee disponibili, già all’inizio del 2023, le risorse necessarie per dare copertura di spesa a tutti i capitoli di bilancioe attuare così il programma di governo – sottolinea Calzavara -. In attesa dell’ottenimento della legittima autonomia differenziata, l’amministrazione regionale veneta, unico esempio nel panorama nazionale, approvando la propria manovra di bilancio 2023-2025 il giorno dopo Ferragosto, riflette l’efficienza della macchina regionale. Non solo due mesi prima di quanto ordinariamente accade nel mondo degli enti territoriali (quelli che rispettano il termine del 31 dicembre per l’approvazione dei bilanci), ma addirittura solo un mese dopo una parifica totale del proprio Rendiconto 2021, approvato anch’esso in tempi record, in parallelo all’assestamento generale del Bilancio 2022».
Calzavara prosegue affermando che il Veneto è «un esempio di regione virtuosa e in questo scenario confermiamo per il tredicesimo anno consecutivo un “Veneto Tax Free”, unica regione che anche quest’anno non introdurrà nessuna addizionale IRAP. Ciononostante, ai Veneti continueremo a dare risposte tempestive introducendo anche nuove agevolazioni fiscali. Ad esempio in materia di tassa auto, in favore dei possessori di veicoli storici, disabili, minori trapiantati così come viene elevato a 50.000 euro la soglia di esenzione in materia di addizionale regionale IRPEF per i disabili».
Tra le voci maggiormente significative del bilancio 2023 c’è il rischio idrogeologico (16,5 mln), l’acquisto treni(3,4 mln), la formazione (26 mln), le scuole paritarie (31 mln), le maggiori risorse fondo sanitario (14 mln), il cofinanziamento fondi comunitari 60 mln (22 vecchia programmazione 2014-20; 38 nuova programmazione 2021-27), mutui (15 mln) e personale (10 mln).
«Cultura, Olimpiadi e Paralimpiadi, programmazione comunitaria, scuole paritarie, sanità e formazione professionale. Questi sono i grandi temi del bilancio di previsione che confermano le priorità sulle quali ci concentreremo con la politica regionale – conclude Calzavara -. Arrivare oggi a questa definizione di spesa con obbiettivi chiari da raggiungere ci permette di consegnare tutta la documentazione al Consiglio regionale per iniziare il dialogo costruttivo con la maggioranza e la minoranza per arrivare all’adozione definitiva del documento entro il mese di novembre».
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