Confindustria: pedaggi scontati per l’utenza locale in Friuli Venezia Giulia

0
410
Autostrada BS-PD casello telepass 1
Autostrada BS-PD casello telepass 1Già oggi gli utenti della Val d’Aosta godono dello sconto del 50% sulla rete regionale. Chiesto analogo trattamento anche per il Trentino Alto Adige da parte del senatore leghista Divina

Introdurre sulla rete autostradale gestita da Autovie Venete una sorta di vignetta, un abbonamento a prezzo ridotto dedicato all’utenza regionale, facendo particolare attenzione alle esigenze di quelle imprese locali di autotrasporto merci che più volte nell’arco di una stessa giornata sono costrette a percorrere l’autostrada, anche in considerazione del fatto che la transitabilità sulla rete ordinaria è limitata. E’ questa una delle proposte che oggi a Trieste il presidente del raggruppamento Autotrasporto e Logistica di Confindustria regionale, Ezio Castelletti, ha illustrato alla presidente del Friuli Venezia Giulia.

“Vorremmo abbattere il previsto rincaro dei pedaggi autostradali – ha confermato la presidente a Castelletti, accompagnato dal direttore di Confindustria Friuli Venezia Giulia Claudio Hauser – anche perché è reale il rischio che una parte dell’autotrasporto vada ad intasare la viabilità ordinaria regionale”. Il presidente Castelletti a questo proposito ha citato il caso di Autostrade Valdostane, che prevede una riduzione del 50% del pedaggio a favore dei residenti, grazie ad un protocollo siglato con la Regione autonoma.

La presidente Serracchiani ha inoltre confermato a Castelletti l’impegno della Regione, “in un quadro costante di rapporto con il settore regionale dell’autotrasporto”, a portare all’attenzione del Governo nazionale tutta una serie di problemi di pertinenza statale che incidono però pesantemente sulla “tenuta” del tessuto regionale delle imprese di autotrasporto: dalle accise sul gasolio per autotrazione ai contributi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici, ai costi per le patenti di guida per camion.

La richiesta di Confidustria Friuli Venezia Giulia è fatta propria anche dal senatore Sergio Divina, che chiede analogo trattamento per i residenti e gli autotrasportatori del Trentino Alto Adige: “in regione esiste la maggiore concentrazione italiana di aziende d’autotrasporto e la regione Trentino Alto Adige, maggiore azionista di Autostrada del Brennero, non fa nulla per agevolare i residenti, calmierando i pedaggi, tanto che oggi è abbastanza frequente vedere camion a rimorchio inerpicarsi su per le strade di montagna per raggiungere il Veneto o il Bresciano per evitare di pagare i pedaggi autostradali”.

Divina auspica che la “Regione intervenga con sollecitudine approvando un provvedimento simile a quello già attuato in Valle d’Aosta e a quello in procinto di esserlo in Friuli Venezia Giulia. L’Autobrennero è stata costruita nel tempo grazie agli investimenti degli enti locali e alle entrate da pedaggio del traffico locale. Ora è tempo di restituire ai cittadini e alle imprese parte degli investimenti effettuati nel tempo, al fine di sostenere l’economia delle aziende e delle famiglie. Ne trarrebbero giovamento anche i tantissimi comuni che oggi sono privi di tangenziali urbane (eclatante il caso di Rovereto e le comunicazioni tra Trento e Rovereto), spostando il traffico sull’autostrada che ha ancora ampie possibilità di assorbimento di traffico”. “La palla è già stata lanciata dalle altre Regioni Autonome – dice l’esponente leghista – tocca ora al presidente della Regione (e della Provincia di Trento) Alberto Pacher evitare di fare orecchie di mercante (come ha già fatto Dellai in tema di riduzione delle accise sui carburanti), dando alle famiglie e alle imprese della regione una risposta concreta contro il caro vita”.