Antitrust, impone la modifica delle offerte di acquisto auto

Dopo l’intervento dell’Autorità, FCA, Volkswagen, PSA, Renault, Toyota, Ford, BMW, Mercedes, Hyundai, Kia, Suzuki, Nissan, Honda, M.M. Automobili non hanno fornito in modo chiaro le informazioni sulle condizioni economiche delle offerte. 

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L’antitrust interviene sulla comunicazione commerciale della vendita di autoveicoli nuovi. Probabilmente tutti coloro che hanno idea di acquistare un’automobile nuova hanno visto le offerte allettanti proposte dalle varie case costruttrici per l’acquisto a rate, in leasing o a noleggio, spesso con la sottolineatura del basso importo delle rate, molto allettante, e in piccolo le condizioni aggiuntive: dal maxi anticipo o la maxi rata finale, il tasso effettivo del finanziamento e altre amenità del genere. Tutti fattori che, ad un esame complessivo, tramutavano in poco conveniente l’offerta che appariva allettante.

Per stroncare questo comportamento è intervenuta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) che ha sanzionato la pratica sleale, obbligando 14 case costruttrici a cambiare le loro pratiche commerciali sul mercato italiano: FCA (Fiat, Jeep, Alfa Romeo), Volkswagen (Volkswagen, Seat, Škoda), PSA (Peugeot, Citroën, Opel, DS), Renault (Renault, Dacia), Toyota (Toyota, Lexus), Ford, BMW (BMW, Mini), Mercedes, Hyundai, Kia, Suzuki, Nissan, Honda, M.M. Automobili (distributore esclusivo Mitsubishi).

Secondo l’Antitrust le modalità di presentazione delle offerte di acquisto con finanziamento e di leasing erano infatti omissive e ingannevoli: veniva enfatizzato il contenuto importo della rata mensile oppure un prezzo non comprensivo di oneri finanziari o spese, relegando allo stesso tempo, in sezioni di non agevole lettura, informazioni essenziali sul costo da sostenere.

Il finanziamento è oggi una delle più diffuse modalità di acquisto delle autovetture nuove che costituiscono per i privati il secondo maggiore acquisto per importo dopo la casa di abitazione. Nel tempo, ai finanziamenti tradizionali caratterizzati da una lunga durata e da un anticipo di importo variabile, si sono affiancati i finanziamenti con maxirata finale.

Più di recente, alcune case automobilistiche hanno iniziato a proporre ai consumatori, in alternativaall’acquisto, contratti di leasing di durata spesso triennale, strutturati sulla base di un rilevante anticipo, una rata mensile e, in caso di leasing finanziario, un’opzione di riscatto. Si tratta di proposte piuttosto complesse per la presenza di differenti elementi (anticipo, un numero di rate mensili, maxirata finale/valore di riscatto), che permettono diverse ripartizioni dei pagamenti nel tempo.

Gli impegni presentati dalle società – che riguarderanno sia la comunicazione digitale, sia quella tradizionale sui canali della stampa quotidiana e periodica – consentono al consumatore di comprendere, già da una prima letturadelle condizioni dell’offerta, l’entità dell’impegno economico richiesto e la sua distribuzione nel tempo.

La concentrazione in un unico riquadro visivo di tutte le informazioni economiche rilevanti (l’entità dell’anticipo, il numero e l’importo mensile delle singole rate e dei canoni di leasing, l’entità del versamento finale, l’eventuale valore di riscatto, il TAN e il TAEG), presentate in modo chiaro e con adeguata evidenza grafica, permette al consumatore di calcolare con semplici operazioni aritmetiche il costo della vettura e comprenderne le modalitàdi pagamento nel tempo.

Gli impegni proposti rappresentano, dunque, un significativo miglioramento della comunicazione relativa alle condizioni di finanziamento perché riducono l’asimmetria informativa, assicurano condizioni di offerta trasparenti e immediatamente comprensibili e confrontabili con quelle della concorrenza, innovano la comunicazione del settore automobilistico e, soprattutto, mettono fine alla prassi corrente che enfatizzava al primo contatto il contenuto importo della rata (o del canone) mensile oppure un prezzo che non comprendeva oneri finanziari o spese.

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