Cresce il divario Nord-Sud
E’ “Bologna la Dotta” tra le 107 province italiane quella dove si vive meglio, mentre a quella di Foggia va la maglia nera della vivibilità. Questo è il risultato della speciale classifica, giunta alla XXII edizione, del ‘Sole 24 Ore’ dedicata alla ‘Qualità della vita nelle province italiane’. Tra le grandi realtà la migliore resta Milano che sale al 19° posto, ma Roma guadagna ben dodici posizioni attestandosi al 23° posto con grande soddisfazione del sindaco Gianni Alemanno. Molto più in fondo Torino e Napoli che si piazzano, rispettivamente al 51° e al 105° gradino.
L’indagine ripropone l’annoso divario Nord-Sud. Nella classifica finale infatti, per arrivare alla prima realtà del Mezzogiorno bisogna scendere fino al 45° posto occupato da Olbia-Tempio; al contrario partendo dal fondo classifica bisogna risalire fino all’84° gradino per incontrare una provincia non meridionale, Frosinone.
E anche nelle ‘graduatorie di tappa’ è il Nord a prevalere.
L’indagine infatti, attraverso le statistiche più recenti mette a confronto la vivibilità nelle 107 province italiane in sei aree significative: tenore di vita (al top Treviso), affari e lavoro (Ravenna) servizi-ambiente-salute (Trieste), popolazione (Piacenza), tempo libero (Rimini) ordine pubblico (Oristano).
Trieste si classifica prima nei servizi: alla provincia giuliana va comunque il primo posto nell’efficienza di servizi, ambiente e salute, macroarea che misura l’efficienza del territorio.
Fanalini di coda in questo settore due province del Sud, Crotone e Foggia.
Trieste strappa il primato a Bologna, che comunque scende solo di un gradino.
La top ten non varia molto rispetto alla scorsa edizione, a parte la scalata di Lucca fino al terzo posto.
Treviso prima per tenore di vita: anche il Veneto ha il suo primato con Treviso che arriva prima nella macroarea ‘Tenore di vita’. Il testimone del benessere passa da Milano a Treviso grazie soprattutto alla buona performance nella classifica dei depositi bancari. Nella regione veneta sono cinque le province in crescita per qualita’ della vita e due, Padova e Rovigo, che hanno perso alcune posizioni.
Sembra un paradosso dato l’alto tasso di criminalità meridionale eppure ad aggiudicarsi la palma della provincia più sicura e’ proprio una
provincia del Sud. E’ ancora Oristano, seguita da Sondrio – come nella classifica del 2010 – quella più sicura, mentre al 107° posto resta Milano. Oristano ha il punteggio migliore nella microcriminalità e nelle truffe, ma dà ottima prova di sé anche negli altri parametri. Milano invece è al 106° posto per l’incidenza di scippi/borseggi/rapine (560 ogni 100.000 abitanti), superata solo da Genova (a quota 710, cinque volte la media di 140).
La top ten della graduatoria delle province più sicure vede comunque in testa tutte realtà piccole (appunto Oristano, Sondrio, Belluno) o medie (Bolzano e Trento), mentre le ultime posizioni sono occupate in prevalenza da realtà di maggiori dimensioni, con miglioramenti, ad esempio, per Torino, Napoli e Bologna.