Autotrasporto, bene la proroga sul taglio delle accise sui carburanti

Franchini (Ruote Libere) «provvedimento limitato fino al 2 agosto, si può e si deve fare di più, nonostante Anita». 

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«Accogliamo positivamente la decisione del Governo Draghi di prorogare fino al 2 agosto il taglio delle accise di 25 centesimi al litro sui carburanti. Si tratta di una misura necessaria, certamente minima, ma assolutamente non sufficiente ad arginare il folle aumento del carburante che grava soprattutto sul settore dell’autotrasporto – commenta Cinzia Franchini, presidente di Ruote Libere, organizzazione indipendente rappresentativa dei “padroncini” -. Serve un tetto al carburante per evitare speculazioni, ma in attesa di questo la proroga del taglio delle accise è indispensabile».

Franchini critica l’atteggiamento degli autotrasportatori di Confindustria associati in Anita: «stupiscono negativamente in questo contesto le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Anita, Thomas Baumgartner che ha affermato di non volere tale provvedimento “visto che il settore non ne ha beneficiato, anche a causa del fatto che lo sconto sulle accise è stato assorbito dall’aumento del prezzo del carburante, avvantaggiando solamente le compagnie petrolifere”. Evidentemente, Baumgartner avrebbe preferito – chiosa Franchini – un prezzo del gasolio a 2,50 euro al litro, magari con una deduzione di un euro al litro riservata solo ai “pesanti”».

Secondo Franchini «le affermazioni del presidente di Anita rappresentano in modo plastico il modo di pensare di chi ha responsabilità apicali nella rappresentanza, un atteggiamento che ha portato l’autotrasporto italiano ad essere la cenerentola d’Europa. Continuare a pensare in modo miope esclusivamente al proprio recinto di interessi senza avere una visione di insieme dell’autotrasporto italiano, significa tradire un mondo che è fatto di piccoli (tantissimi) e grandi (pochi) imprenditori dove oltretutto i secondi non potrebbero vivere senza i primi».

«Baumgartner farebbe bene, invece di chiedere di penalizzare tanti operatori che magari non sono riusciti ad investire in veicoli di ultima generazione, per svariati motivi, a domandare il ripristino del rimborso delle accise ordinario – continua Franchini -. Una richiesta che noi di “Ruote Liberestiamo avanzando da diversi mesi, insieme a quella, lo ribadiamo, di fissare un tetto massimo del prezzo del gasolio a 1,60 euro al litro. Oltre ovviamente al prolungamento per tutto il 2022 del taglio delle accise che ci auguriamo possa anche essere aumentato».

Ma meglio, anche in questo settore, sarebbe tagliare tutta la burocrazia esistente sugli sgravi del gasolio professionale, tagliando il prezzo alla pompa a vantaggio di tutti gli utilizzatori. Sarebbe una manovra buona a rilanciare l’economia, tagliare l’inflazione e ad evitare che le aziende di autotrasporto si trasformino in soggetti finanziatori spuri a favore dello Stato, con il meccanismo di pagare il prezzo pieno alla pompa, compilare la domanda di rimborso di una quota di accise e attendere fiduciosamente almeno tre mesi per rientrare in possesso dei soldi anticipati che, in un momento di difficoltà di liquidità aziendale, finisce spesso con il favorire le crisi d’impresa.

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