Risi del settore auto motive si espande anche ai veicoli commerciali e pesanti

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Autovie Venete prove staticità viadotto villesse gorizia camion 1
Autovie Venete prove staticità viadotto villesse gorizia camion 1In Europa il calo a giugno è del -4,8%; il primo semestre 2013 segna un -6,9%. Male Germania (-7,1%), Francia (-9,3%) e Italia (-13,1). Federauto: “si rischia di replicare un già disastroso 2012”

Ancora calo per le vendite di veicoli commerciali leggeri e pesanti in Europa: la media di giugno fa registrare un calo complessivo del -4,8%, facendo chiudere i primo semestre 2013 con un calo del 6,9%. E in Europa da segnalare il calo di mercati importanti come quello di Germania (-7,1%), Francia (-9,3%) e Italia (-13,1), cui fa da contraltare il segno positivo di Gran Bretagna (+3,7%) e di Spagna (+14,7%). Il calo non è uniforme: il settore dei commerciali leggeri (fino a 3,5 ton) ha fatto registrare un -4,2%, mentre la fascia tra le 3,5 e le 16 tonn. è calata del 6,6%. Tra i pesanti (oltre le 16 tonn), il calo è stato del 5,8%.

Secondo Federauto, permane in Italia il forte stato di crisi del comparto dei veicoli commerciali e industriali, con i dati di giugno che evidenziano nel complesso una caduta del -13,1%. In particolare, l’andamento dei veicoli commerciali registra -10,9% rispetto a giugno 2012 e di -20,7% relativamente al primo semestre, mentre per i veicoli industriali la diminuzione è stata rispettivamente del -26,8% e -16,1%. “Chiudiamo il primo semestre del 2013 con risultati negativi rispetto ad un già disastroso 2012 ed un andamento peggiore rispetto alla media europea, chiaro riflesso del ciclo economico dell’economia italiana – dichiara Massimo Tentori, responsabile della divisione Trucks di Federauto – Ci auguriamo che qualche piccolo segnale di miglioramento potrà derivare dal decreto del MIT, operativo da giugno, concernente l’erogazione di contributi diretti alle imprese conto terzi che acquistano, fino al 31 dicembre 2013, automezzi nuovi per il trasporto merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5t, conformi alla normativa antinquinamento Euro 6. Tuttavia, sappiamo che questa misura non potrà imprimere quella forza necessaria a sostenere il rinnovo di un parco circolante di autocarri leggeri e pesanti obsoleto, sia dal punto di vista tecnologico che ambientale che, dobbiamo ricordarlo, in Italia è costituito per oltre tre quarti da mezzi precedenti alla normativa Euro 3”.

Secondo Tentori “siamo in una fase di crisi acuta e occorrono soluzione politiche. In questo senso, giudichiamo positivamente gli interventi varati dal Governo con il ‘decreto Fare’ sulle infrastrutture e per il rafforzamento del Fondo di Garanzia che, in particolare, va incontro alle problematica dell’accesso al credito. Ma bisogna fare di più”.