L’Italia è alla canna del gas per almeno due anni

Fino al 2024 le forniture di energia in sostituzione di quelle russe saranno molto delicate. Pelanda: «bisogna accelerare la realizzazione di nuove infrastrutture, sia rigassificatori che condotte come EastMed». 

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canna del gas

L’Italia è alla canna del gas per la cerca disperata di forniture alternative a quelle russe: un’operazione in salita che punta a fare quella differenziazione dei fornitori che negli ultimi trent’anni è quasi sempre mancata, preferendo la politica di tutti i colori legarsi mani e piedi al metano russo, solo in parte scalfito dalla realizzazione del gasdotto Tap, anch’esso fortemente osteggiato da ambientalisti e politica sinistro-grillina, ma oggi benedetto da tutti.

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Il problema è che in Italia il tema energia è sempre stato trattato in veste ideologica piuttosto che con un sano pragmatismo, tanto che pure le fonti rinnovabili sono entrate nel gorgo delle logichenimby” che riguardano soprattutto le pale eoliche, colpevoli di “macchiare” il paesaggio.

Ma il bello – meglio, il brutto – arriva dallo sport nazionale in cui gli italiani – in particolare la specie dell’homo politicuseccellono: quello di farsi male da soli. In Italia c’è fame di energia, ma non si può utilizzare quella che c’è sotto il suolo italiano. Non si può perché inquina, perché causa la subsidenza, perché puzza e altre amenità del genere, facendo finta di non vedere che importare energia da molto lontano costa ed inquina decisamente di più di una produzione akm zero”, situazione tanto di moda in altri ambiti produttivi.

In questa situazione di paese alla canna del gas tutt’altro che idilliaca che durerà fino a quando non arriverà lo sciacquone elettorale a gettare da dove sono arrivati le bell’anime che hanno paura di tutto e che puntano al rapido ritorno all’età della pietra, “Focus” di “ViViItalia Tv”, condotto dall’esperto di comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e da direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, riporta al microfono il prof. Carlo Pelanda, politologo ed economista, che traccia un quadro a luci e ombre dello scenario energetico e politico nazionale.

Buona visione.

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