Il Centro Servizi S. Chiara di Trento ha un nuovo direttore: Francesco Nardelli

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Già vicedirettore del Teatro comunale di Bolzano, la nomina è stata ratificata dal consiglio di amministrazione

Il Consiglio di amministrazione del Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento che gestisce le proposte culturali su gran parte del territorio della provincia di Trento, su proposta del presidente Ivo Gabrielli, ha deliberato, all’unanimità e con la condivisione delle amministrazioni interessate, l’assunzione del nuovo direttore del Centro dopo una lunga trafila che ha portato all’esame di numerosi profili professionali, trentini e non, facendo alla fine cadere la scelta su Francesco Nardelli. La nomina conclude il complesso iter procedurale, attivato ancora nei mesi scorsi, per provvedere alla sostituzione del direttore del Centro Santa Chiara, dopo la conclusione del rapporto, per raggiunti limiti di età, con il precedente direttore, Franco Oss Noser.
Nell’augurare al nuovo direttore un proficuo inserimento nella struttura dell’Ente, il Consiglio di amministrazione si avvia ora a definire ulteriormente gli assetti interni e i nuovi obiettivi culturali del Centro Santa Chiara, per fare del medesimo, anche in sinergia con altri importanti protagonisti della cultura trentina, quel soggetto centrale della progettazione e della programmazione culturale sul territorio che la legge già prevede.

Nato a Bolzano nel novembre 1972 da una famiglia di origini trentine, Francesco Nardelli si è laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano e ha svolto il praticantato presso la Bayerische Landesbank di Monaco di Baviera. Ha conseguito il master in management artistico-musicale presso la Scuola superiore di amministrazione pubblica di Roma e il Master in businnes administration dell’impresa dello spettacolo – tecniche di direzione teatrale – presso la Direzione scuole, formazione e sviluppo del Teatro alla Scala di Milano. Dal 2005 ricopre l’incarico di vicedirettore e responsabile amministrativo presso Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, nata nel maggio del 2000 su iniziativa del Comune e della Provincia di Bolzano allo scopo di gestire le due strutture teatrali. La Fondazione, che nel 2007 è stata riconosciuta Teatro di tradizione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è anche responsabile della programmazione artistica del Teatro Comunale nell’ambito del teatro musicale (opera lirica, operette) e della danza.

Spetta al nuovo direttore il difficile compito di rilanciare la cultura trentina, che si trova a dovere fronteggiare il calo delle risorse disponibili che si riverberano sulla qualità e quantità dell’offerta al pubblico, magari evitando di cadere troppo nel localismo, per aprirsi alle realtà confinanti, anche per fare quelle sinergie ed economie di scala che fino ad oggi sono mancate. Certo, rimane evidente il fatto che il Trentino ancora una volta non è stato capace di esprimere una professionalità all’altezza della situazione, finendo con l’importare da fuori le qualifiche necessarie. Nelle prossime settimane toccherà ad un altro fondamentale ente culturale regionale, quello dell’orchestra di Bolzano e Trento “Haydn”, rinnovare i propri vertici, che vedranno anche una consistente riduzione del numero di componenti. Per l’alternanza, dopo una lunga e fruttuosa presidenza espressa da Bolzano, tocca al Trentino individuare un presidente che sia in grado di portare l’istituzione orchestrale regionale (una delle migliori d’Italia) verso nuovi obiettivi: è sperabile che si riesca ad individuare una figura che riesca a fare sintesi delle migliori esperienze musicali del territorio, in grado di gestire al più alto livello la più grande istituzione musicale della regione.