Le conquiste e gli impegni dell’Autonomia speciale dell’Alto Adige sono stati al centro dei colloqui tra il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e la Sottocommissione per l’Alto Adige del Parlamento austriaco. La Sottocommissione presieduta da Hermann Gahr si trova in Alto Adige per affrontare tematiche di comune interesse, quali i trasporti lungo il corridoio del Brennero, lo sviluppo dell’Euregio Tirolese, la toponomastica e anche la grazia concessa al dinamitardo della Val Aurina, Heinrich Oberleiter, uno dei quattro “Puschtra Buibm”.
Sia Kompatscher che diversi membri della Sottocommissione per l’Alto Adige hanno ricordato l’anno commemorativo2022, in cui l’11 giugno si celebra i 30 anni dalla “quietanza liberatoria” tra Austria e Italia, e il 5 settembre il 50°anniversario del Secondo Statuto di Autonomia.
Quanto la situazione dell’Autonomia altoatesina, Kompatscher ha riferito che «da un lato, con gli accordi finanziari del 2014 e del 2021 abbiamo raggiunto una copertura dell’Autonomia finanziaria senza precedenti. Dall’altro, le nostre competenze sono limitate da un’interpretazione unilaterale della riforma costituzionale italiana del 2001. A tal fine, nell’anno della commemorazione di Roma, vogliamo ottenere un chiarimento politico sulle nostre indiscutibili competenze». L’Austria potrebbe fornire un aiuto in tal senso intervenendo ogni qualvolta il livello di autonomia scenda al di sotto di quello del 1992.
Per quanto riguarda i trasporti, Kompatscher si è pronunciato a favore della veridicità dei costi per il trasporto di merci e passeggeri. A tal fine, lungo il corridoio del Brennero, è necessario un modello combinato di pedaggio, insieme a un sistema intelligente di slot e prenotazione, che abbia un effetto restrittivo in caso di traffico elevato sull’autostrada del Brennero. Kompatscher ha anche chiesto di unire le forze a cavallo del Brennero poiché «le misure restrittive funzionano solo se applicate lungo l’intero corridoio».
Per quanto riguarda la toponomastica, l’Alto Adige si attiene all’accordo già esistente, che prevede il riconoscimento ufficiale di tutti i nomi storici di lingua tedesca e ladina, ma anche di tutti i nomi italiani effettivamente utilizzati dalla popolazione, a condizione che l’ingiustizia storica venga riconosciuta e che i nomi italiani inutilizzati vengano aboliti.
Kompatscher ha infine accolto con soddisfazione l’evoluzione del progetto Euregio Tirolese, che ha portato a scambi costanti a livello politico, ma anche ad un maggiore desiderio della popolazione di cooperare a livello transfrontaliero nel rispetto della diversità linguistica e cultura.
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