Osservatorio sulle Comunicazioni: nel 2021 televisioni e quotidiani sempre più in crisi

Calano ascolti e vendite in edicola. Disaffezione dei cittadini nei confronti dei canali tradizionali. Cresce il digitale. 

0
787
Bilancio INPGI

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha diffuso gli ultimi dati del 2021 dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, tracciando il bilancio 2021 del settore. Rispetto al 2020, ad emergere in maniera significativa è innanzitutto la sensibile flessione degli ascolti televisivi, a cui si aggiunge, per quanto riguarda l’ambito dell’editoria, quella delle vendite dei quotidiani in edicola.

Per le televisioni, gli ascolti registrati nel “giorno medio” del mese di settembre (8,85 milioni) si sono ridotti del 7,6% rispetto al corrispondente mese del 2020, con una flessione nella fascia del prime-time che si attesta al 6,1%. Quanto alla suddivisione delle quote di ascolto dei principali gruppi editoriali, in testa è la Rai che raccoglie il 34,8% di spettatori nel giorno medio ed il 36,9% nel prime-time. Seguono Mediaset e Sky, con quest’ultima che nel giorno medio segna una perdita di ascolto di 1,4 punti, risultato dovuto alla consistente crescita delle piattaforme streaming a pagamento.

Quanto agli ascolti dei telegiornali, secondo l’Osservatorio sulle Comunicazioni quelli di casa Rai perdonocomplessivamente circa 900.000 telespettatori rispetto allo scorso anno, mentre quelli Mediaset ne perdono intorno agli 800.000. Il notiziario più seguito si conferma il TG1, che nell’edizione delle 20.00 segna 5,14 milioni di telespettatori, seguito dal TG5 con 4 milioni e dal TG La7 con 1,1. A pesare nella disaffezione delle notizie diffuse dai Tg generalisti l’eccessiva uniformazione dell’informazione, con poca attenzione agli approfondimenti e alle inchieste.

Problemi anche per l’informazione su carta stampata che continua a perdere copie vendute. Nei primi nove mesi del 2021 sono state vendute in media 1,73 milioni di copie al giorno, in flessione del 6,5% rispetto al corrispondente periodo del 2020, con un calo sia delle testate nazionali che di quelle locali.

A crollare sono le vendite dei quotidiani cartacei, in calo dell’8,4% in relazione all’anno precedente ed addirittura del 35% se si guarda al dato del 2017. Come ipotizzabile crescono invece le vendite dei quotidiani in formato digitale, ambito nel quale le testate cosiddette “generaliste” fanno segnare nel 2021 un +17,5% di copie vendute rispetto al 2020.

Quanto ai gruppi editoriali del settore, a raccogliere la fetta maggiore del mercato nei primi nove mesi dell’anno è il gruppo Gedi (proprietà Exor della famiglia Agnelli Elkann, che annovera Repubblica e La Stampa, oltre a quotidiani locali e radio nazionali) con il 21,7% delle copie totali vendute, seguito da Cairo/RCS con il 16,6% e da Caltagirone Editore e Monrif Group entrambe con l’8,5%.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”,

iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.

 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata