Cerimonia al Museo storico italiano della Guerra a Rovereto in concomitanza con la mostra “Artingegna”
Il Trentino ha 53 nuovi “Maestri artigiani”, che hanno raggiunto la qualifica al termine dei corsi promossi dalla Provincia. Al Museo storico italiano della Guerra di Rovereto, nell’ambito di Artingegna, la cerimonia di consegna degli attestati a 40 maestri artigiani posatori (16 per la pietra, 14 per la ceramica e 10 per il legno) e a 13 autoriparatori. Circa 380 ore la durata media dei corsi, suddivisi per ogni categoria in tre aree – gestione aziendale, insegnamento del mestiere e tecnico-professionale -, circa 200 invece i maestri artigiani, presenti in provincia.
Alla cerimonia di premiazione, l’assessore provinciale all’industria, artigianato, commercio e cooperazione Alessandro Olivi ha parlato di “investimento fatto sulla figura del maestro artigiano come ponte fra l’artigianato di oggi e quello del domani” e di “artigianato come mestiere per il futuro”, mentre l’appena rieletto presidente provinciale degli Artigiani, Roberto De Laurentis, ha ricordato che nell’ultimo anno e mezzo “il mondo artigiano ha aumentato i propri collaboratori di 950 unità”.
Il titolo di maestro artigiano è un certificato di eccellenza rilasciato dalla provincia di Trento e riconosciuto a quegli artigiani che possiedono determinati requisiti di età, esperienza, frequenza di corsi formativi, superamento di esami di conoscenza. L’obiettivo è quello di favorire la trasmissione della conoscenza del mestiere artigiano, affinché gli artigiani divengano veri e propri “maestri” e trasmettano il sapere tecnico del mestiere artigiano alle giovani generazioni. Attualmente sono formalmente riconosciuti in Trentino 139 maestri artigiani nelle categorie di acconciatore, falegname serramentista, falegname arredatore, estetista, sarto, termoidraulico, carpentiere in ferro, lattoniere, cui vanno ad aggiungersi i 53 appena insigniti. Inoltre sono attualmente in essere i corsi per il conferimento del titolo di maestro artigiano nelle categorie di odontotecnico, panificatore e carrozziere, mentre sono in progettazione i corsi per elettricisti, pittori edili, pasticciere e gelatiere. Altre categorie che hanno dimostrato interesse nella figura del maestro artigiano sono quelle di fotografi e videoperatori.
Per tutelare al meglio il ruolo di “Maestro Artigiano” è stata istituita dalla Giunta provinciale la prima “bottega scuola”, riferita ai lattonieri, che sarà estesa nei prossimi mesi come istituto a tutte le altre specializzazioni. La bottega scuola è la naturale evoluzione della figura del maestro artigiano e consente a coloro in possesso di tale titolo (dagli acconciatori ai termoidraulici, dai lattonieri con cui parte la bottega scuola alle estetiste, dai “fabbri” ai falegnami) di istituire nei propri laboratori una bottega scuola. Gli enti utilizzatori finali, in particolare l’Agenzia del Lavoro e il Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento, potranno poi utilizzare tali strutture al fine di avviare progetti di formazione all’interno delle botteghe stesse.