Inaugurato a Pozza di Fassa il nuovo caseificio di valle

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Nuovo caseificio pera di fassa 1Nella rinnovata struttura è attivo l’impianto di produzione di formaggi più alto del Trentino a cinquant’anni dalla sua fondazione. Lanciato il nuovo formaggio “Dolomiti”

Grande festa popolare per l’inaugurazione del rinnovato caseificio sociale della Val di Fassa, giusto a cinquant’anni dalla sua fondazione. Un evento molto particolare per i ladini di Fassa quello celebrato a Pera di Fassa nel cuore delle Dolomiti, cui è stato intitolato anche il nuovo formaggio “Dolomiti”. La nuova struttura propone caratteri architettonici che si legano armoniosamente all’ambiente circostante. Le abetaie creano profili di un verde intenso sulla china delle montagne, i pascoli sono curati come un giardino, le guglie dolomitiche svettano in attesa di accendersi di chiaroscuri rosati al tramonto del sole.

Da sinistra pres fed coop tn Rigotti e pres caseificio fassa Paolo Brunel 1“Mezzo secolo di attività lo festeggiamo con l’inaugurazione della nuova sede del nostro caseificio, una struttura moderna e funzionale con un punto vendita destinato a soddisfare il consumatore alla ricerca di sapori unici caratterizzati da qualità e territorialità. Qui non trova solamente formaggi ma anche molti altri prodotti tipici – ha osservato il presidente Paolo Brunel – E’ naturale che, emozione e soddisfazione, siano destinate a viaggiare di pari passo. L’occasione offre lo spunto per ricordare chi, assieme a noi, è stato protagonista di questi primi cinque decenni nel mondo e nell’attività zootecnica. Tanti nomi, tanti volti, tante esperienze di cooperazione che si uniscono in maniera mirabile e hanno consentito di essere qui a inaugurare la nuova struttura, la nuova casa dei nostri produttori soci. Si è soliti dire: da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano. La nostra esperienza di cooperazione crediamo lo dimostri pienamente”.

Il caseificio sociale Val di Fassa, situato a 1.320 metri di quota, è il più alto in Trentino. I soci sono 38, i collaboratori 7 a cui si aggiungono gli stagionali. Lavora 28.000 quintali di latte trasformati in “Cuor di Fassa”, “Cuor di Fassa malga”, “Mezzano Trentino”, “Alta Montagna”, “Trentingrana”, “Dolomiti”, “Stica” per citare alcune delle etichette più conosciute e apprezzate dal consumatore. Il volume di affari si aggira sui 2 milioni e mezzo di euro.

Mezzo secolo di arte casearia è diventata un pezzo da museo grazie all’Istituto Culturale Ladino di Fassa collocato all’interno del Caseificio che valorizza la figura del casaro e l’arte della caseificazione ladina.