Esportazioni di marmo, il consuntivo 2012 fa segnare per le aziende italiane del comparto un +9,7%

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Marmomacc cave-orosei 1I dati elaborati dall’Osservatorio Marmomacc di Fiera di Verona

Continua la corsa dei marmi e dei graniti italiani nel mondo: nel 2012 le esportazioni chiudono in crescita sull’anno precedente del 9,7%, raggiungendo il valore di 1 miliardo e 761 milioni di euro. L’export di prodotti finiti e semilavorati contribuisce con 1 miliardo e 405 milioni di euro (+10,9%), mentre quello di materiale grezzo copre i restanti 356 milioni di euro (+5%). In leggera flessione le importazioni, pari a 401 milioni di euro (-5,3%). È questo il consuntivo 2012 del comparto nazionale elaborato su base Istat dall’Osservatorio di Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale dedicata alla pietra naturale, alle tecnologie di lavorazione e al design, in programma alla Fiera di Verona dal 25 al 28 settembre 2013.

Il marmo tricolore ribadisce la propria posizione di preminenza all’estero, in particolare nel settore dei lavorati e semilavorati. Per il prodotto finito “Made in Italy” le maggiori soddisfazioni arrivano da oltre Oceano e dalla penisola arabica, con aumenti percentuali a doppia cifra. Nel 2012, le esportazioni negli Stati Uniti crescono del 28%, sfiorando i 280 milioni di euro, quelle verso il Canada del 25,9% con 52,6 milioni di euro, mentre in Arabia Saudita toccano i 103,3 milioni di euro (+70%).

Tra i continenti, il mercato di riferimento resta sempre quello europeo, con 632,1 milioni di euro di ordinativi, stabili a +0,4%. La Germania è lo sbocco privilegiato dell’export italiano con 156,9 milioni di euro di controvalore (+3%), seguita da Svizzera, con 103,4 milioni di euro (+8,2%), Francia, con 69,9 milioni di euro (+10,9%), Regno Unito, con 48,8 milioni di euro (+2,3%) e Spagna, con 12,9 milioni di euro (+5,3%). In flessione del 5,1% le spedizioni verso l’Australia che si fermano a 19,4 milioni di euro.

Il bacino del Mediterraneo, invece, mostra interessanti prospettive: le esportazioni verso i paesi del Nord Africa fanno segnare un +11%, con 35,6 milioni di euro totali: qui il Marocco fa la parte del leone con 24,9 milioni di euro (0,7%); bene anche l’Egitto con 2,8 milioni di euro (+59,3%). Passando all’Est Europa, il 2012 vede un leggero calo generale dell’export italiano di marmi e graniti, con 124,8 milioni di euro (-2,4%). In controtendenza il mercato russo, in crescita dell’8,5%, con 46,6 milioni di euro. Segnali positivi anche dall’Asia, con la Cina che passa da un controvalore di 21,1 a 25,3 milioni di euro (+19,9%).

Marmomacc macchina taglio pietra 1Per quanto riguarda le importazioni di prodotto grezzo, il 2012 conferma il calo della domanda interna dovuto alla crisi economica e dell’edilizia: il Brasile costituisce ancora il maggior fornitore per le aziende italiane, con 52,9 milioni di euro (-6,7%), seguito dall’India, con 37,1 milioni di euro (-14,3%) e dal Sudafrica, con 22 milioni di euro (- 5,7%).

Il quadro sottolinea l’importanza fondamentale dello sviluppo oltreconfine per il settore lapideo italiano che trova in Marmomacc il principale polo internazionale per l’interscambio del comparto: degli oltre 1.450 espositori presenti alla IIIL edizione della manifestazione, infatti, il 60% proveniva dall’estero, da 57 paesi, così come il 52% dei 56.000 operatori e acquirenti giunti da 140 nazioni.

Il Veneto chiude il 2012 in testa alla classifica delle regioni italiane per controvalore di prodotti lapidei finiti esportati: 459,7 milioni di euro contro 424,8 milioni di euro del 2011 (+8,2%). La regione è guidata dal Distretto del marmo e delle pietre che fa capo alle province di Verona (+4,2% nel 2012, con un controvalore dell’export pari 372,9 milioni di euro contro 357,8 milioni di euro del 2011) e Vicenza (+30,7% nel 2012, con un controvalore di 60,6 milioni di euro). I mercati di riferimento restano Germania e Stati Uniti.

Toscana. La Toscana, attraverso i distretti di Massa Carrara e Lucca, detiene col Veneto la leadership nazionale nelle esportazioni di marmi, graniti ed agglomerati. L’export toscano 2012 raggiunge i 455,3 milioni di euro contro 396,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2011. Tra i mercati di riferimento spiccano quelli di Stati Uniti, Russia ed Emirati Arabi che continuano ad offrire interessanti opportunità. In crescita sia la Provincia di Massa Carrara (+11,1% nel 2012, con un controvalore di esportazioni pari 292,4 milioni di euro) che quella di Lucca (+25,5% nel 2012 con un controvalore di esportazioni pari 134,5 milioni di euro).

Lombardia. Nel 2012, l’export lombardo di prodotti lapidei finiti raggiunge i 122,3 milioni di euro, contro 110 milioni di euro del 2011 (+11,0%). In crescita la provincia di Bergamo con un controvalore di 38 milioni di euro contro 29,9 milioni di euro dell’anno precedente (+26,9%); in positivo anche le esportazioni delle aziende di Brescia (22,8 milioni contro 21,1 milioni di euro nel 2011) mentre restano stabili quelle di Milano (25,5 milioni di euro). Mercati di sbocco si confermano Stati Uniti, Medio Oriente, India e Cina. In crescita Sondrio (16,3 milioni contro 12,9 milioni di euro nel 2011) e Como (14 milioni contro 12,9 milioni di euro del 2011).

Sicilia. In crescita la Sicilia, con l’export 2012 che raggiunge un controvalore di 84,9 milioni di euro, rispetto ai 79 milioni di euro del 2011 (+7,5%). Segnali positivi per le aziende di Trapani che totalizzano 47,7 milioni di euro, contro i 38,7 milioni di euro del 2011 (+23,3%), mentre quelle di Ragusa sono in leggera flessione, con 23,8 milioni di euro contro i 25,5 milioni di euro dell’anno precedente (-6,8%). In calo Palermo, con un controvalore di 8,3 milioni di euro contro 13,8 milioni di euro del 2011 (-39,3%). Tra i mercati di spicco l’area mediorientale, con Arabia Saudita ed Emirati Arabi in testa.

Trentino Alto Adige. I prodotti lapidei finiti esportati dal Trentino Alto Adige nel 2012 raggiungono un controvalore di 67,9 milioni di euro, contro 60,6 milioni di euro dell’anno precedente (+12,1%). Stabili le esportazioni delle aziende di Trento che totalizzano 37,9 milioni di euro (+0,1%); in crescita quelle di Bolzano con 30 milioni di euro, contro 22,7 milioni di euro (+32,3%) del 2011. Sia per Trento che Bolzano i mercati di riferimento sono sempre quelli tedeschi, svizzeri e francesi.

Friuli Venezia Giulia. L’export di prodotti lapidei finiti del Friuli Venezia Giulia chiude il 2012 con un controvalore di 33,6 milioni di euro contro 34,4 milioni di euro (-2,3%). Spicca Udine con 23,4 milioni di euro, stabile rispetto al 2011 (-0,1%).

Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria. Le esportazioni di materiali lapidei lavorati di Piemonte e Valle d’Aosta, guidate dalle province di Verbano-Cusio-Ossola ed Aosta, raggiungono nel 2012 un controvalore di 43,3 milioni di euro, contro 44,6 milioni di euro del 2011 (-2,9%). La provincia di Verbano-Cusio-Ossola tocca i 22,1 milioni di euro, contro 20,7 milioni di euro dell’ano precedente (+7%). La Liguria chiude il 2012 a +2,8%, con un controvalore di 17,1 milioni di euro contro 16,7 milioni di euro del 2011. In aumento del 11,3% le esportazioni di La Spezia (9,3 milioni di euro contro 8,3 milioni di euro del 2011). Tra i mercati di riferimento dell’area spiccano quello svizzero e quello francese.

Emilia Romagna. In leggera crescita l’Emilia Romagna, guidata dalla provincia di Modena, grazie ad un export che nel 2012 raggiunge i 29,6 milioni di euro, contro 28,7 milioni di euro dell’anno precedente (+3%). Nella regione, bene Modena con 13,3 milioni di euro, contro 12,8 milioni di euro (+3,2%) e Bologna con 5,2 milioni di euro, contro 4,5 milioni di euro (+16,3%). I mercati di riferimento dell’area restano Francia e Stati Uniti.

Lazio. Un 2012 positivo per il comparto lapideo del Lazio, guidato dalla provincia di Roma, grazie all’export di prodotti lapidei finiti che tocca i 39,8 euro di controvalore, contro i 30,6 milioni di euro del 2011 (+29,7%). In crescita le esportazioni delle aziende di Roma con 33,5 milioni di euro di controvalore, contro 23,8 milioni di euro del 2011 (+40,8). Tra i mercati di riferimento si segnalano quelli di Stati Uniti, Medio Oriente e Spagna.

Puglia. La Puglia, con le province di Bari e Foggia in testa, chiude il 2012 con un export di prodotti lapidei finiti pari a 20 milioni di euro, contro 16,8 milioni di euro del 2011 (+19,1%), In crescita le aziende di Foggia che totalizzano esportazioni per un controvalore di 10,4 milioni di euro, contro 8,3 milioni di euro dell’anno precedente (+25,7%).

Sardegna. Stabile l’export della Sardegna, guidata dalla provincia di Nuoro, che raggiunge nel 2012 un controvalore di 3,2 milioni di euro, in linea col 2011. In crescita le esportazioni di Nuoro passate da 1,1 milioni di euro a poco meno di due milioni di euro.