Pluringuismo in Alto Adige, bilancio di 5 anni di progetti

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PAB tommasini-la sovrintendente Minnei il dirigente Bruno Job alla presentazione nella scuola Ada Negri 1
PAB tommasini-la sovrintendente Minnei il dirigente Bruno Job alla presentazione nella scuola  Ada Negri  1Le iniziative dell’assessorato alla scuola e cultura in lingua italiana. Tommasini: “dopo le sperimentazioni, ora iniziative strutturate”

Apprendimento della seconda e terza lingua nelle scuole, scambi linguistici, certificazioni internazionali, iniziative extrascolastiche per imparare la lingua giocando: sono solo alcuni degli strumenti con cui l’assessorato alla scuola e cultura italiana della provincia di Bolzano ha lavorato in questa legislatura per potenziare il plurilinguismo. I risultati sono stati illustrati dall’assessore Christian Tommasini incontrando la stampa nella scuola “Ada Negri” di viale Druso a Bolzano.

“Questi macrodati mostrano concretamente quanto fatto verso l’obiettivo della società plurilingue: è superata l’epoca della sperimentazione, adesso vogliamo andare avanti su questa strada anche nella prossima legislatura. Funziona, abbiamo raccolto l’esperienza necessaria e sappiamo come si fa”, ha sottolineato il vicepresidente della Giunta provinciale: Tommasini ha rimarcato l’importante ruolo delle famiglie oltre la scuola affermando come “i genitori sono attenti e reattivi, a casa possono trasmettere ai figli un clima positivo e sostenerli nell’apprendimento della lingua, anche giocando con essa”.

Nell’incontro sono stati evidenziati dati significativi dell’ultima legislatura: nel 100% delle scuole dell’infanzia in lingua italiana, ad esempio, i bambini possono imparare il tedesco a partire dai 5 anni, in 312 tra materne e medie hanno frequentato la prima edizione del Campus delle lingue durante le vacanze di Ognissanti. In quattro anni sono più che quintuplicate le certificazioni linguistiche nelle scuole italiane (341 nel 2009, 1.831 nel 2012) con una percentuale di promossi dell’88%. Le scuole che svolgono la certificazione sono salite in 4 anni da 11 a 49 per il tedesco e da 19 a 40 per l’inglese. E ancora: se tra il 2004 e il 2008 erano 14 gli studenti del quarto anno delle superiori italiane che hanno frequentato un anno in una scuola tedesca, nell’ultimo quadriennio sono diventati 107. Cresciuti notevolmente anche il numero degli istituti che adottano il cosiddetto CLIL (metodologia che prevede l’insegnamento di alcune materie curricolari nella seconda o terza lingua) e i gemellaggi linguistici: 54 le scuole partecipanti nell’ultimo anno (coinvolti quasi 3mila alunni) contro le 36 del 2008/2009.

“Quella del plurilinguismo deve essere una filiera, che segue anche canali extrascolastici per coinvolgere tutti, dai 5 anni in su”, ha ricordato Tommasini. Ad esempio, sono ormai una realtà consolidata le iniziative proposte dalla Provincia per i giovani (Liberamente, Treno della memoria, Giovani in scena ed Effetto notte, Upload, Festival studentesco, Campi della legalità), ma anche l’Europass mobilità (stages della formazione professionale in Austria o Germania, 110 partecipanti quest’anno), le consulenze lavorative e la preparazione al patentino. Spicca l’iniziativa del “Volontariato per le lingue” che avvicina le due comunità: offre al singolo l’occasione di conversare in tedesco con un partner volontario e ha visto nell’ultimo biennio la formazione di oltre 700 coppie, con partecipanti dai 18 ai 90 anni. La sovrintendente Nicoletta Minnei ha ricordato che in questo impegno “la sinergia di tutti gli attori è un valore aggiunto, questi progetti sono anche apertura culturale”, mentre il dirigente Bruno Job ha ossservato che “simbolo di questa apertura sarà la nuova scuola Langer nel quartiere Firmian, dove la scuola italiana e tedesca faranno vita comune”.

Risultati lusinghieri, per cui si va avanti su questa strada: Tommasini ha anticipato il prossimo evento con le “Giornate delle lingue” del 10 e 11 maggio a Bolzano. Un grande happening tra Palais Campofranco e Centro Trevi animato da scuole, agenzie linguistiche, associazioni, giochi e spettacoli che ruotano attorno all’apprendimento linguistico.