La Giunta provinciale ha approvato il relativo disegno di legge che prevede l’acquisto della casa grazie alla garanzia dei mezzi finanziari della previdenza integrativa nonché agevolazioni fiscali e aiuti dalla stessa Provincia
Passaggio fondamentale in Alto Adige per favorire l’accesso all’acquisto della “prima casa”: la giunta provinciale ha dato via libera al disegno di legge che attiva il progetto del “Bausparen”, il nuovo modello di risparmio che può consentire l’acquisto di una casa a condizioni fiscali favorevoli e sostegni aggiuntivi della Provincia per il cittadino iscritto a un fondo pensione che ha investito i propri risparmi negli anni.
“Attualmente il 75% degli altoatesini ha una casa di proprietà, vogliamo garantire anche alle future generazioni prospettive concrete per poter disporre di un elemento chiave per la sicurezza sociale”, ha ribadito il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta di Giunta.
Il disegno di legge pensato per ceto medio e piccoli risparmiatori è stato approvato dall’esecutivo altoatesino e passa ora all’esame del Consiglio provinciale. Durnwalder ha illustrato il meccanismo del programma: a titolo di esempio, un iscritto al fondo previdenziale regionale integrativo Pensplan che già oggi accumula nel fondo circa il 10% lordo del suo reddito di 34.000 euro (tra conferimento del Tfr, oltre all’1,5% versato dal datore di lavoro e altrettanto come contributo volontario del lavoratore), con l’adesione a una linea di investimento del programma risparmio-casa (Bausparen) accumulerebbe fino al 4% aggiuntivo che nel giro di 10 anni porterebbe a 40.000 euro il capitale accumulato nel fondo pensione. Con questa garanzia di base, il cittadino può ottenere un primo mutuo per il doppio della somma (80.000 euro), mutuo erogato a tasso agevolato attraverso il fondo di rotazione provinciale per l’edilizia agevolata, con il vantaggio di non dover pagare il 23% di tasse (come invece avviene sul Tfr). Parallelamente, il risparmiatore può ottenere dalla banca un secondo mutuo di altri 80.000 euro secondo i normali canali di acquisizione. Aggiungendo il contributo provinciale aumentato dell’1% annuo per un periodo minimo di risparmio di 10 anni, il cittadino arriverebbe a 200.000 euro di somma disponibile per l’acquisto della prima casa, che potrebbe essere integrata dall’eventuale coniuge, da altri risparmi o aiuti dei familiari. Alla banca restituisce il mutuo nelle tradizionali rate mensili, alla Provincia il capitale viene restituito solo al momento del pensionamento attingendo a parte della somma confluita nel fondo pensione.
Per realizzare concretamente il progetto, la Provincia interviene su più fronti: garantisce direttamente il finanziamento iniziale del fondo di rotazione per il primo mutuo (20 milioni di euro), le spese amministrative dello stesso mutuo (0,3% annui sul mutuo), le polizze assicurative in caso di morte, invalidità infortunio e perdita del lavoro del risparmiatore (4,5% una tantum sul mutuo). Sarà sempre la Provincia a garantire che, nella fase transitoria, le persone che in Alto Adige hanno già accumulato almeno 15.000 euro in un fondo pensione locale possano fin da subito aderire al mutuo agevolato del modello risparmio casa.