Alois Beer 1900-1910 Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna

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Alois Beer Riva von der Bastion Mag Museo Alto Garda  Österreichisches Staatsarchiv 1Dal 14 aprile – 3 novembre 2013 al MAG di Riva del Garda

Prosegue il progetto dedicato alla fotografia storica legata all’area gardesana e del Tirolo portato avanti negli anni dal Mag Museo Alto Garda.

Negli spazi del Museo di Riva del Garda è allestita la mostra “Alois Beer 1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna”, che segue le precedenti esposizioni dedicate ad Alessandro Oppi e ai Lotze. Oltre all’organizzazione della mostra, il Mag ha voluto arricchire il proprio archivio fotografico con un fondo dedicato ad Aloi Beer, che consterà di 350 digitalizzazioni delle immagini acquisite dal Kriegsarchiv di Vienna, alle quali si andranno ad aggiungere circa 80 stampe vintage. Il fondo Beer del Mag sarà oggetto di un catalogo che raccoglie e storicizza le opere, la cui pubblicazione è prevista per il mese di giugno 2013.

La mostra svela, per la prima volta dopo un secolo, un autentico tesoro: il sorprendente rilevamento fotografico del lago di Garda effettuato da Alois Beer (1840-1916), che torna alla luce a poco più d’un secolo dalla sua realizzazione. Praticamente inedita, la serie di negativi fotografici è rimasta per tutti questi anni custodita e protetta nelle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna. Le immagini sono state riprese nei primissimi anni del Novecento, e tutt’oggi questa serie rappresenta il più consistente corpus fotografico noto di documentazione sistematica del Garda realizzato da un solo autore. Le 350 immagini furono riprese da Alois Beer nel corso dei suoi viaggi fotografici destinati a incrementare il ricco catalogo di fotografie indirizzato al pubblico austro-ungarico.

Quando il fotografo carinziano giunse al lago di Garda godeva da tempo di gran fama, il suo studio di Klangenfurt era ritenuto uno dei più prestigiosi del tempo e le collezioni di vedute panoramiche e urbane contavano una varietà di soggetti che contemplava oltre i più significativi siti dell’Impero austro-ungarico anche immagini di località e territori italiani, francesi, belgi, spagnoli, greci, egiziani, palestinesi, turchi, siriani e del Nord Africa.

Alois Beer Malcesine Schiffbauer Mag Museo Alto Garda  Österreichisches Staatsarchiv 1Alois Beer, con le sue vedute panoramiche del Garda, pare volerci riproporre lo stupore di Goethe alla vista del lago, e sembra manifestare la medesima necessità di partecipazione empatica allo spettacolo imponente della natura che appartenne alla cultura romantica. Al tempo della campagna fotografica del Garda, Beer aveva maturato una lunga consuetudine di viaggio, ma l’esperienza, la confidenza e la frequentazione di paesi e genti tanto differenti tra loro, non aveva spento in lui né l’originale curiosità che ha governato il suo sguardo, né la capacità di rappresentare fotograficamente con una cifra individuale assolutamente originale gli aspetti naturalistici e ambientali del Garda, enfatizzandone gli effetti atmosferici, le digradazioni prospettiche, i contrasti tra gli elementi, senza mai concedersi inflessioni pittorialiste allora tanto in voga.