Commissione europea: imboscata la procedura d’infrazione contro l’Austria per i divieti al Brennero

Documenti interni della Commissione evidenziano la violazione delle norme comunitarie da parte di Vienna, ma a Bruxelles si è preferito non agire. Gli autotrasportatori reclamano provvedimenti urgenti contro le politiche anticoncorrenziali.

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2028
divieti al brennero

Per anni, la Commissione europea ha evitato di prendere una posizione netta sui divieti di transito decisi unilateralmente dall’Austria su pressioni del governo tirolese sull’asse stradale del Brennero, che formano un pacchetto di misure restrittive alla circolazione dei mezzi pesanti provenienti o diretti per lo più in altri Paesi dell’Unione europea.

Un documentointerno” divenuto da poco di dominio pubblico, rivela che le Direzioni generali dei commissari del Mercato interno, dei Trasporti e dell’Ambiente avevano sin dal dicembre 2020 raccomandato al presidente della Commissione UE, la tedesca Ursula von der Leyen, di avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria, qualora fosse fallito un ultimo tentativo di dialogo.

I divieti di circolazione contestati sarebbero principalmente il “divieto settoriale” che vieta il transito stradale ad alcune tipologie di mercegià bocciato dalla Corte di Giustizia UE per ben due volte negli scorsi anni – e il divieto di circolazione notturna attraverso il Tirolo, che è stato inasprito dal 1° gennaio 2021.

Di fatto, la Commissione europea ha scelto di non fare rispettare ad un paese membro dell’Unione il diritto comunitario, violando così sistematicamente il principio di libera circolazione delle merci con misure unilaterali restrittive al transito dei mezzi pesanti, cosa che ha danneggiato grandemente i traffici tra Italiae Germania.

Lungo l’asse del Brennero transita circa il 70% dell’interscambio in Europa e – soltanto dall’Italia – merci per circa 50 milioni di tonnellate all’anno. L’Italia non può più accettare che questo fondamentale asse di collegamento con il Nord Europa venga limitato nella sua funzionalità in attesa del 2030, quando è prevista l’entrata in funzione della nuova linea ferroviaria del Brennero, che comunque da sola non potrà che assorbire soltanto in parte il traffico commerciale.

La procedura d’infrazione contro l’Austria è stata rinviata per troppo tempo e il silenzio della Commissione non può più essere accettato. L’economia dell’Unione europea non può più attendere che vengano ripristinate le condizioni di legalità, poiché tale situazione ha finora generato costi ingenti supplementari ed indebiti, che difficilmente potranno essere recuperati. Tocca ai governi di Italia e Germaniafare le dovute, forti pressioni su Bruxelles per il ripristino immediato del diritto comunitario.

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