Fisco: i governatori della Lega contrari alla riforma degli estimi catastali

Zaia: «più che una riforma del catasto la definirei un esproprio». 

0
1839
riforma degli estimi catastali

In una nota stampa congiunta, i presidenti di regione della Lega «respingono con forza l’ipotesi della paventata riforma degli estimi catastali» che considerano «ingiustificabile»: lo scrivono Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Attilio Fontana (Lombardia), Maurizio Fugatti (Trentino Alto Adige), Donatella Tesei (Umbria), Christian Solinas (Sardegna), Nino Spirlì (Calabria) e Luca Zaia (Veneto).

Per i presidenti leghisti «una misura di questo tipo ricadrebbe sulle spalle dei cittadini e in un momento come quello che stiamo vivendo non solo sarebbe ingiustificabile ma rischierebbe di condizionare, se non bloccare, la ripresa post pandemia».

Per questo i presidenti di regione del Carroccio si impegnano a «sollecitare il Governo ad attuare una riforma del sistema fiscale che vada davvero nella direzione di una sua semplificazione e riduzione d’imposizione nei confronti degli italiani». Il loro è «un fermoNO” alla riforma degli estimi catastali che aumenterebbe esponenzialmente il peso fiscale e rischierebbe di escludere tante famiglie dal sistema di welfare, deprimendo così il mercato immobiliare ed in generale l’economia nazionale».

Netto il governatore del Veneto, Luca Zaia: «tassare le abitazioni di proprietà, più di quanto non si faccia ora, è davvero una follia. Il risparmio degli italiani, di cui la casa rappresenta una parte rilevante, è stato, nei lunghi mesi del Covid-19, uno dei pochi baluardi che tanti italiani potevano opporrealla disoccupazione e al depauperamento del reddito disponibile. Adesso si parla addirittura di aggravare la tassazione sulle prime case: no, non ci possiamo permettere di massacrare questa che è diventata una delle strutture portanti del welfare familiare».

Per Zaia «il 75% degli italiani ha l’abitazione principale di proprietà. Per acquistarla ha pagato, variabilmente, Iva e imposte di registro, ipotecarie e catastali. Per viverci, invece, paga annualmente Irpef o cedolare secca, Imu, Tari e altri piccoli e grandi balzelli che la fantasia impositrice dei governi nazionali ha istituito a tutela dei mille sprechi della pubblica amministrazione». Sprechi mai sanati, ma aumentati di anno in anno.

«Ora si parla di riforma del catasto – conclude Zaia – che di per sé sarebbe anche una buona idea, non fosse che al riordino è sotteso un rincaro fiscale che, nel caso dell’Imu sulla seconda casa, può arrivare oltre il 100%, e nel caso del calcolo Isee sulla prima casa, può sfiorare addirittura 250%. E’ il caso, senza andar troppo lontani, di un capoluogo veneto. Più che una riforma, la definirei un esproprio». Difficile dargli torto.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata