Friuli Venezia Giulia, possibili disagi di ricezione per la coabitazione sulle stesse frequenze di tv e mobile

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antenna trasmissioni raio tv FbySh 1L’Adiconsum invoca l’intervento delle autorità per porre fine ai disagi

Improvvisa cattiva ricezione di alcuni canali tv, “squadrettatura delle immagini”, se non addirittura completo oscuramento: sono gli effetti di una difficile convivenza, sulle stesse frequenze, del digitale terrestre e degli apparecchi mobile. A causa del sistema di trasmissione Lte (Long Term Evolution) che consente agli cellulari e ai tablet di quarta generazione una navigazione ultraveloce, la banda da 800 mHz che già ospitava i canali televisivi digitali si è vista “invadere” da un nuovo inquilino con la conseguenza che la ricezione dei programmi può essere compromessa.

Per risolvere questo problema, anche in Friuli Venezia Giulia dove il segnale in questione sarà attivato a breve, l’Adiconsum ha stretto, su base nazionale, un accordo con la Fondazione Ugo Bordoni (FUB), che si occupa di frequenze radio per conto del ministero dello Sviluppo Economico. “Grazie a questo accordo bilaterale con la Fub – spiega Giuseppe De Martino, segretario regionale di Adiconsum FVG – i consumatori che subiscono disturbi improvvisi alla ricezione televisiva, oltre a richiedere l’assistenza di Help Interferenze (il sito anti-interferenze della Fondazione Bordoni) potranno rivolgersi alle sedi territoriali Adiconsum per effettuare segnalazioni, sapere se hanno diritto a ricevere gratuitamente l’installazione del filtro e risolvere gli eventuali contenziosi”. In particolare, i consumatori con problemi di ricezione avranno a disposizione più strumenti per risolvere le criticità: un sito web (www.helpinterferenze.it), il numero verde 800 126 126 e le sedi Adiconsum di tutti i territori.

“Va segnalato anche – conclude De Martino – che se l’indirizzo presso cui si trova l’apparecchio televisivo dovesse essere tra quelli interessati dalle interferenze, il consumatore ha diritto gratuitamente all’intervento di un antennista e all’eventuale installazione di un filtro montato per il ripristino della corretta ricezione dei segnali televisivi”. L’intervento dell’antennista e il costo del filtro sono a carico di un fondo ad hoc costituito dalle telco (Tim, Vodafone e Wind).