In Trentino è caro mutui casa grazie all’aumento dei tassi e alla politica disinvolta delle banche

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Carlo Biasior
Carlo Biasior

Carlo BiasiorConfronto mutui Impennata degli spread: aumentano i guadagni delle banche

Nuova puntata della consueta ricerca condotta dal Centro Ricerca e Tutela Consumatori Utenti (CRTCU) di Trento che ha effettuato un confronto mutui realizzato dal nella prima metà del mese in corso. Emerge un notevole aumento in pochi mesi dei differenziali (spread) applicati ai mutui e le banche si incamerano i vantaggi derivanti dalla diminuzione dei parametri di riferimento (in particolare dell’IRS). Gli aumenti hanno riguardato maggiormente i differenziali dei tassi variabili (indicizzati all’euribor), meno quelli dei tassi fissi (legati al parametro IRS). Ancora una volta le Casse Rurali, eccezion fatta per Adamello Brenta, si sono rifiutate di inviare i dati per la ricerca: “è evidente che le Bcc operanti in Trentino non amano il confronto, nonostante la loro posizione di leader del mercato” dice Carlo Biasior del CRTCU.

 

Differenziali e parametri di riferimento

Rispetto all’ultima rilevazione effettuata (giugno 2011), si registrano aumenti dei differenziali dallo 0,05 fino ad addirittura a +1,90 punti percentuali (!) e questo si traduce in automatici, maggiori introiti per gli istituti che erogano mutui (in particolare si registrano aumenti dei differenziali sul variabile per tutte le banche esaminate nel confronto). Per quanto riguarda i parametri di riferimento, si registra un ribasso dei valori euribor di circa 0,05 p.p., mentre gli IRS registrano cali vistosi sempre rispetto all’ultima rilevazione di giugno scorso (es. l’IRS 20 anni cala di quasi un punto percentuale). Di fatto, gli istituti hanno approfittato di questi cali dei parametri sul mercato per aumentare i differenziali e incamerarsi così maggior guadagni con i mutui di nuova accensione (per dettaglio vedi tabella in fondo alla pagina). Per i mutui già in corso i differenziali fissati in contratto non si possono invece modificare.

 

Tassi medi e di usura

Da giugno 2011 i tassi medi per mutui a tassi fissi sul mercato nazionale sono aumentati di 0,44 p.p., mentre per i mutui a tasso variabile di circa 0,50 p.p. Sono saliti di conseguenza anche i limiti di usura fissati trimestralmente che ormai sono arrivati al 10,40% per i tassi fissi e all’8,125% per i variabili, a seguito delle nuove modalità di calcolo (a favore delle banche) introdotte nel maggio scorso dal governo.

 

Il momento

Il momento attuale, fortemente influenzato dalla grave crisi finanziaria in atto, si ripercuote anche sul mercato dei mutui, attraverso una restrizione della liquidità, che si traduce in una maggior difficoltà delle banche a concedere credito sia a privati che alle imprese.

 

I risultati del confronto in breve

I migliori tassi fissi (nominali) sui 20 anni si attestano intorno al 4,80/4,90%; fra le offerte migliori quelle di BTB-Intesa, Poste Italiane, Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa di Risparmio di Bolzano, BHW, tutte in una manciata di punti percentuali a testimonianza del fatto che la concorrenza è assai serrata. Per quanto riguarda i tassi variabili-indicizzati, sempre sui 20 anni, la migliore offerta è di BTB-Intesa (euribor 1M+1,80). Per quanto riguarda i mutui con tetto massimo (CAP) si registrano in media aumenti (a volte consistenti) sia dei differenziali, che dei tetti massimi.

Ovviamente nelle valutazione delle offerte è bene sempre farsi dare anche il valore del tasso effettivo annuo globale (TAEG), che considera non solo il tasso nominale applicato, bensì anche l’ammontare dei costi accessori, quali spese di istruttoria, spese di apertura pratica, spese di incasso delle rate e spese assicurative, che in taluni casi finiscono per incidere non poco sul costo complessivo del mutuo.

Varie

Molto diversificate le offerte delle banche. Vi sono istituti che offrono sconti sui differenziali, qualora il mutuo venga abbinato ad una polizza assicurativa sulla vita o a protezione del credito oppure alla sottoscrizione di un prodotti di investimento (cd. bundle assicurativo e finanziario). Alcune banche richiedono obbligatoriamente l’apertura di un conto corrente di appoggio, mentre altri istituti non la richiedono. Attenzione: nel caso in cui si avvii la richiesta di un mutuo (occhio alla differenza fra “chiedere un preventivo” e “istruire una richiesta di mutuo”!) e poi ci si ritiri dalla richiesta nonostante la banca si fosse dichiarata disponibile a concedere il mutuo, la banca può decidere di applicarvi una commissione di istruttoria. La banca deve tuttavia informare preventivamente di tale eventualità nelle condizioni generali del mutuo.