Risparmio ed efficienza energetica: l’Agenzia per l’energia del Trentino premia l’Eco Hotel passivo Bonapace di Nago Torbole

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Ecohotel Bonapace Nago Torbole 1Alla IV edizione del premio, riconoscimenti anche i progetti del salone per parrucchieri “I Sartorazzi” di Ala e del Viridis Hotel di Cagnò

Struttura portante in legno, pacchetti isolanti realizzati con materiali di riciclo, vetri tripli basso emissivi, elaborazioni al computer per sfruttare al massimo i raggi del sole simulandone la posizione durante l’intero arco dell’anno, una cura maniacale in ogni dettaglio ed una particolare filosofia dell’ospitalità: è l’Eco Hotel Bonapace di Nago Torbole, il primo hotel “passivo” d’Italia (e il secondo al mondo), primo al mondo ad ottenere contemporaneamente le tre certificazioni Passivhaus Institut, KlimaHaus Hotel Gold e Arca Platinum. Un “palmares” invidiabile al quale si aggiunge ora anche il “Premio Ape” come progetto vincitore del concorso indetto dall’Agenzia per le risorse idriche e l’energia (Aprie) della provincia di Trento. La premiazione della quarta edizione del premio, accanto al progetto vincitore, sono stati insigniti altri due progetti, rispettivamente segnalati per l’architettura e la comunicazione (il salone parrucchieri “I Sartorazzi” ad Ala), e per l’energia (il Viridis Hotel a Cagnò).

Il “Premio Ape”, giunto alla quarta edizione, ha origine nel progetto europeo ILETE, conclusosi qualche anno fa, ed ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare gli edifici realizzati in provincia con tecniche e metodologie che garantiscano il più basso impatto ambientale ed energetico. Nella valutazione delle candidature, però, si tiene conto, oltre che degli aspetti relativi alla prestazione energetico-ambientale anche dei caratteri formali coerenti con le architetture e i materiali presenti sul territorio, delle innovazioni tecnologiche, dell’integrazione fra imprese e, non ultimo, degli aspetti di comunicazione e divulgazione del progetto ai fini didattici e formativi. Al fine di valorizzare gli apporti dei vari attori, per ogni progetto vengono premiati sia i committenti che i progettisti e le imprese maggiormente rappresentative. Insieme all’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, hanno collaborato all’iniziativa gli Ordini e Collegi professionali, l’Associazione artigiani e piccole imprese, la sezione trentina dell’Associazione nazionale costruttori, il Distretto tecnologico trentino nonché il prof. Paolo Baggio dell’Università e l’arch. Giorgio Tecilla della Provincia, esperto in materia paesaggistica.

PAT Giacomo carlino Mauro Gimozzi Roberto de Laurentis 1Con l’assessore all’urbanistica ed enti locali Mauro Gilmozzi, sono intervenuti alla cerimonia il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole imprese Roberto De Laurentis, Andrea Tomasi di “Habitech”, i dirigenti dell’Aprie Fabio Berlanda e Giacomo Carlino, i presidenti del Collegio dei periti industriali Lorenzo Bendinelli e dell’Ordine degli ingegneri Antonio Armani, l’architetto Ugo Bazzanella e l’esperto di prestazioni energetiche Paolo Baggio.

L’assessore Gilmozzi ha ricordato il contesto delle politiche provinciali nel quale si inserisce il premio: “siamo stati i primi ad investire nel distretto energia-ambiente e ci siamo mossi velocemente, anche le normative si sono nel frattempo evolute e ci sentiamo dunque dentro il futuro su questo terreno”. Anche se i progetti del Premio Ape riguardano nuovi edifici, è però sul recupero dell’esistente ed in particolare sull’efficientamento energetico dei vecchi edifici che si gioca la sfida della nuova edilizia. Gilmozzi ha ricordato, a questo proposito, come in Trentino circa il 63% delle famiglie vivano in case costruite prima degli anni ’70 che consumano 250 chilovattora al metro quadrato. E’ qui che c’è spazio per intervenire, anche per ridare fiato al settore dell’edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi. Un argomento che terrà banco ai prossimi Stati generali dell’edilizia in programma il prossimo 26 marzo.

Di un “modo diverso di costruire” ha parlato anche il presidente dell’Associazione artigiani Roberto De Laurentis: “in Trentino abbiamo 350.000 abitazioni, dobbiamo pensare a come ammodernarle rendendole efficienti sul piano energetico, considerandole un elemento di sviluppo e lavoro”.    

Committenti come Arrigo Jacobitti, proprietario dell’Eco Hotel Bonapace di Nago Torbole, che verrà inaugurato il primo maggio, il cui progetto (Studio Armalab di Pergine) è stato scelto come vincitore assoluto del Premio Ape. La bolletta energetica dell’hotel? Inferiore a quella di un appartamento di 120 metri quadrati! “L’idea di realizzare l’eco hotel con delle caratteristiche uniche nel campo del risparmio energetico – spiega Jacobitti – è nata dalla consapevolezza che oggi la clientela è molto sensibile alla filosofia ‘green’ ed è pronta per apprezzarla. Il nostro edificio ha delle caratteristiche tecnologiche tali da fornire il massimo comfort all’ospite, che vivrà in un ambiente a clima controllato con il minimo del dispendio di energia grazie all’altissima prestanza delle pareti isolate e agli infissi in legno con triplo vetro. L’aria è pura perché filtrata e in parte recuperata da un impianto di riciclo e trattamento. Il raffrescamento e riscaldamento è garantito da un sistema di pompa di calore che sfrutta la falda freatica sotterranea. Importante per noi era anche lasciare sul nostro pianeta un edificio che avesse il massimo rispetto per la natura. Lo abbiamo voluto realizzare in legno e cioè in un materiale naturale, riciclabile e con delle prestazioni tali da essere anche superiori al cemento armato. Lo scopo era quello di essere accolti dalla natura senza creare con essa nessun contrasto”

Totalmente “oil free” è anche l’Hotel Viridis di Cagnò, classe energetica A+ e in fase di certificazione “Clima Hotel”, il cui progetto è stato “segnalato” per le caratteristiche di prestazione energetica. L’hotel, 18 stanze per 40 posti letto, è nato là dove prima c’era il vecchio, e ormai abbandonato, Hotel Miralago. A fornire l’energia sono 8 sonde geotermiche profonde 125 metri nella roccia (mille metri in totale), pannelli solari e fotovoltaici, una pompa calore. Unica concessione, ma solo per le emergenze, una piccola caldaia a pellet di soccorso. Naturalmente presente il recupero delle acque piovane, riutilizzate nelle cassette dei wc, involucro isolante, grande sfruttamento del sole, un sistema di oscuramento frangisole automatizzato. “Progetti di questo genere – ha spiegato il progettista Stefano Iori – si possono fare solo se c’è una committenza disponibile”.

Visibilissimo a chi percorre la statale 12 del Brennero ad Ala è infine il nuovo salone per parrucchieri (inaugurato lo scorso anno) “I Sartorazzi”, anch’esso segnalato dalla commissione giudicatrice del Premio Ape, per l’aspetto non solo costruttivo ma anche “comunicativo”. Il progetto e stato apprezzato per i suoi aspetti innovativi e per la riqualificazione di un ambito dell’abitato di Ala piuttosto degradato, lungo la statale 12, in un lotto sacrificato e “penalizzato” dalla presenza di alcuni vincoli (fascia di rispetto cimiteriale, un vecchio muro di cinta che doveva essere mantenuto e l’impossibilità di ampliamento se non in altezza).