Caso Schuelmers-Durnwalder, nuova puntata

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procura corte conti bolzano Robert Schuelmers 1Il procuratore della Corte dei conti di Bolzano querela il presidente Giampaolino e il procuratore generale Nottola, oltre al presidente della provincia di Bolzano Durnwalder

Nuova puntata della querelle che vede protagonisti il presidente della giunta provinciale di Bozlano, Luis Durnwalder, e il procuratore della Corte dei conti di Bolzano Robert Schuelmers che lo sta indagando sui presunti abusi nella gestione del fondo riservato della presidenza della Giunta altoatesina: Schuelmers ha depositato un esposto, alla procura di Bolzano, per abuso d’ufficio per presunte ingerenze, nei confronti del presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino e del Pg Salvatore Nottola. Non solo: Schuelmers ha annunciato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bolzano per diffamazione a mezzo stampa anche contro Durnwalder.

Per evitare conflitti Schuelmers ha anche deciso di lasciare l’inchiesta avviata nell’autunno scorso nei confronti di Durnwalder.

“Non ho mai affermato che Durnwalder si sarebbe rivolto al Quirinale al fine di ottenere vantaggi personali in relazione alla vicenda dei cosiddetti fondi riservati” ha detto Schuelmers da anni in prima linea nelle sue indagini sull’operato dell’amministrazione guidata da Durnwalder. A far esplodere la vicenda da ultima era stata l’inchiesta sui fondi riservati che l’esponente della Südtiroler Volkspartei ha a propria disposizione: secondo Schuelmers, Durnwalder avrebbe approfittato dei fondi per compiere anche delle spese meramente private, mentre il governatore ha sempre affermato di avere agito correttamente, sulla base di una prassi in uso da decenni e cominciata ancora prima che lui, 24 anni fa, assumesse la carica di governatore.

A far da detonatore sono state alcuni messaggi di posta elettronica di Schuelmers, indirizzate ai suoi colleghi della Corte dei Conti e di cui alcuni stralci nei giorni scorsi erano stati pubblicati dal Fatto Quotidiano. I messaggi sono costati a Schuelmers l’apertura di un fascicolo della Procura di Roma con l’ipotesi di offese all’onore del Capo dello Stato: in sostanza, il magistrato contabile nei suoi scritti faceva infatti riferimento ad ingerenze del Quirinale e ad “avvertimenti”, del tipo “ti-ci distruggono”, in particolare dal presidente della Corte dei conti Giampaolino, ma anche dal procuratore generale Nottola. Ora la contromossa di Schuelmers, che a sua volta ha querelato Giampaolino e Nottola, ipotizzando l’abuso in atti d’ufficio. E contro Durnwalder, il magistrato ha presentato tre querele per diffamazione a mezzo stampa, accusandolo tra l’altro di avere falsamente affermato che Schuelmers aveva violato il segreto istruttorio, “rivolgendosi – così il procuratore – a diversi giornali e raccontando deliberatamente cose false” sul suo conto. “’Non ho mai affermato che il dott. Durnwalder si sarebbe rivolto al Quirinale al fine di ottenere vantaggi personali in relazione alla vicenda dei cosiddetti fondi riservati” ha rimarcato Schuelmers sottolineando come non è vero, afferma il magistrato, “che egli sarebbe stato allontanato” da altri uffici nel corso della propria carriera; che Schuelmers, nell’esercizio delle sue funzioni di Procuratore regionale e in riferimento alla trattazione della vertenza sui fondi riservati di Durnwalder, avrebbe violato il segreto istruttorio e che il magistrato contabile di Bolzano si sarebbe rivolto a diversi giornali raccontando deliberatamente cose false.

“Attesa la prevedibile proposizione di altre querele nei prossimi giorni – ha detto Schuelmers – per ragioni di opportunità ho deciso di assegnare la trattazione delle vertenze attualmente pendenti nei confronti della persona fisica di Durnwalder ad altro magistrato addetto all’ufficio, ivi compresa la vertenza relativa ai cosiddetti fondi riservati”. Il procuratore, “nel ribadire la sua totale estraneità rispetto all’avvenuta trasmissione di mail associative al Fatto Quotidiano, smentisce nel modo più categorico – trattandosi di fatti peraltro oggettivi e facilmente accertabili – di avere mai affermato che il dott. Durnwalder si sarebbe rivolto al Quirinale al fine di ottenere vantaggi personali in relazione alla vicenda dei cosiddetti fondi riservati. Tale circostanza è completamente falsa ed ogni ulteriore speculazione al riguardo è dunque gratuita ed infondata”.