La Federazione consumatori di alluminio in Europa (Face) denuncia problemi sempre più fortinell’approvvigionamento dell’alluminio, un prodotto destinato ad essere sempre più strategico nell’ambito dell’industria siderurgica e in quella automotive per le sue caratteristiche tecniche connesse alla leggerezza, inalterabilità e di sostenibilità ambientale per la sua facilità di riciclaggio.
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Face tutela e promuove le industrie di lavorazione secondaria dell’alluminio, un settore che in Italia contaquasi un migliaio di imprese dirette, oltre il 90% Pmi, per un fatturato vicino a 13 miliardi di euro nel 2019 e che in Europa è secondo solo alla Germania. In Europa le imprese impiegate nel settore sono oltre un migliaio, con 230.000 dipendenti diretti e un indotto di circa un milione di posti di lavobro.
Negli ultimi tempi, l‘alluminio è un materiale in grande ascesa e nel giro di pochi anni la richiesta crescerà moltissimo. Di qui la necessità di approntare una filiera efficiente che sappia garantirel’approvvigionamento del materiale grezzo che di quello secondario utilizzato dalle lavorazioni finalidell’industria.
Con Mario Conserva, segretario generale della Face, “ViViItalia Tv” con “Focus” traccia un quadro della situazione tra difficoltà di approvvigionamento, prezzi in crescita e dazi europei sulle importazioni esterne (fino a 80 euro/tonnellata) che pesano sul settore per circa un miliardo di euro all’anno, limitando la competitività all’esportazione dei prodotti finiti.
Buona visione.
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