Il 27 febbraio al Teatro Sociale
Il secondo appuntamento stagionale con l’Operetta vedrà in scena mercoledì 27 febbraio (ore 20.30) al Teatro Sociale di Trento un classico italiano del genere: “Il paese dei campanelli”. Lo spettacolo sarà presentato nell’allestimento curato da “L’Obiettivo Produzioni” per la regia di Alessandro Brachetti, che sarà anche l’interprete del personaggio comico di La Gaffe. Elena Rapita e Silvia Felisetti saranno, rispettivamente, Nela e Bon Bon. Dirige l’Orchestra Stefano Giaroli.
Composta dal librettista Carlo Lombardo e dal musicista Virgilio Ranzato nel 1923 e rappresentata per la prima volta il 23 novembre di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano, “Il Paese dei Campanelli” appartiene alla serie di operette maggiormente apprezzate e amate dal pubblico che segue questo genere di spettacolo, capace di miscelare con sorprendente efficacia, almeno nella maggior parte dei casi, la musica alla recitazione tipica del teatro di prosa.
Nel caso de “Il paese dei campanelli”, il generale apprezzamento è dovuto particolarmente alla leggerezza del testo e della melodiosa orecchiabilità della musica che lo accompagna, ricca di momenti lirici e arie ricche di sensualità e sentimento. Alcuni brani – in particolare “Luna, tu, non sai dirmi perché?”, conosciuto anche come “Fox della luna”, ma anche “Balla la giava”, o il “Duetto del ricamo” – sono permeati da finezze orchestrali e soluzioni melodiche di particolare interesse, soprattutto nel registro della voce di soprano.
L’intreccio è molto semplice e ruota intorno a una vicenda fatta di incroci multipli di coppie, peraltro trattata con leggerezza e bonaria ironia. Siamo in un paese dell’Olanda situato su una piccola isola e, a caratterizzare questo luogo della fantasia, il fatto che sopra ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce una campanella. Secondo la leggenda, i campanelli suonano ogni volta che una donna del paese sta per tradire il proprio marito. Nel paese, tranquillo e morigerato, i campanelli non hanno mai avuto modo di suonare, ma un giorno giunge al porto una nave da guerra dalla quale scende una schiera di baldi cadetti. I militari subito iniziano a corteggiare le donne del posto: il capitano Hans si ritrova con Nela e il pasticcione La Gaffe simpatizza con Bon Bon.
Le donne spiegano ai loro spasimanti l’ostacolo dei campanelli e La Gaffe pensa allora di inviare due telegrammi: uno indirizzato alle ballerine del Palladium di Londra, destinato a distrarre i mariti, e l’altro spedito alle mogli dei cadetti, avvertendole che sarebbero rientrati in ritardo. Ma La Gaffe, degno del suo nome, inverte i telegrammi, ed ecco piombare nel Paese dei Campanelli le mogli dei cadetti. Bon Bon sa bene che non bisogna credere all’amore dei marinai e lascia La Gaffe senza rimpianti. Nela invece ha amato veramente Hans e ora è in lacrime disperata. Con la partenza dei cadetti tutto ritorna come prima e c’è da giurare che i campanelli non suoneranno più. La calma è tornata, il pericolo è scongiurato. Ma fino a quando?
Caratterizzato da un notevole impegno produttivo e musicale, lo spettacolo vedrà impegnata una qualificata compagnia di interpreti comprendente Silvia Felisetti (Bon Bon); Alessandro Brachetti (La Gaffe) che ha curato anche la regia; Elena Rapita (Nela); Antonio Colamorea (Capitano Hans), Graziella Barbacini (Pomerania); Fulvio Massa (Tom); Francesco Mei (Tarquinio); Giuliano Scaranello (Attanasio) e Manuel Reitano (Basilio). Nel “golfo mistico” l’Orchestra diretta da Stefano Giaroli; Costanza Chiapponi ha ideato le coreografie e Artemio Cabassi ha curato scene e costumi.