“Lo Schiacciasassi” torna ad accendere il suo faro sul mondo degli esercizi pubblici e le riaperture parziali autorizzate a partire dal prossimo lunedì 26 aprile (anche se in Trentino qualcosa è si può aprire già da oggi) perché il mondo della ristorazione è lungi dall’essere soddisfatto della soluzione escogitata dal governo Draghi ed in particolare dal “chiusurista” Roberto Speranza.
Tra una protesta spontanea e l’altra, pure con nuovo blocco dell’autostrada, la base degli operatori della somministrazione di cibi e bevande sta superando la rappresentanza istituzionale delle categorie di riferimento, ritenendole troppo lente ed ingessate rispetto ad una situazione che sta diventando ogni giorno sempre più drammatica, con imprenditori ormai economicamente allo stremo. Pure la riapertura delle attività solo all’esterno è un inutile palliativo, in quanto sono poche le attività a disporre degli spazi necessari, senza considerare l’incognita tempo con il freddo e la pioggia.
Riaprire le attività, tutte le attività interessate dal blocco indiscriminato, è una necessità cui il governo Draghi non può non confrontarsi, anche a costo di mettere ulteriormente all’angolo quella falange ministeriale che vorrebbe mantenere vincoli e chiusure. E proprio per aiutare il premier Draghi a trovare la strada giusta per riavviare l’economia del Paese, bella l’idea lanciata da baristi & ristoratori di creare un governo ombra, per dare maggiore spessore alle loro proposte per una riapertura rapida e concreta dell’economia nazionale.
Ecco come Domenico La Cava vede le riaperture.
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