Davide Croff, manager e banchiere di lungo corso, sarà il futuro presidente di Cattolica Assicurazioni. Croff, 73 anni, veneziano, ex amministratore delegato di Bnl, ex presidente di Permasteelisa e della Biennale di Venezia, con esperienze in Fiat e Banca d’Italia, già consigliere di molte quotate, apre la lista predisposta dal consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni in vista dell’assemblea del 14 maggio, dalla quale uscirà un consiglio profondamente rinnovato, cosi come imposto dall’Ivass dopo i rilievi mossi alla gestione della compagnia sotto la presidenza di Paolo Bedoni.
La rosa di 15 nomi conferma solo quattro consiglieri, estranei alle contestazioni dell’Ivass: si tratta dell’amministratore delegato, Carlo Ferraresi, ricandidato alla guida della compagnia, di Stefano Gentili, Roberto Lancellotti ed Elena Vasco, i tre amministratori in quota a Generali, primo socio di Cattolica Assicurazioni, dallo scorso 1° aprile a tutti gli effetti una Spa. Uscirà completamente di scena Bedoni, destinatario di pesanti accuse da parte dell’Ivass. La vice presidenza andrà a Camillo Candia, ex amministratore delegato di Zurich Italia, secondo nome in lista.
Completano la rosa Luigi Migliavacca (professore di corporate governance e controllo interno), Cristiana Procopio (esperienze di investment banking in Capitalia e Banca Leonardo, prima di approdare alla guida di Cdp Immobiliare), Daniela Saitta (ex ispettrice Isvap e docente di matematica finanziaria), Giulia Staderini (ex dirigente Consob, avvocato di Gop specializzata in opa), Paolo Benazzo (professore di diritto commerciale) e Pierpaolo Marano (professore di diritto delle assicurazioni, tecnico di area Ivass).
Il revisore contabile Silvia Arlanch, l’esperta di risk management Laura Santori e il docente della Bocconi Carlo Maria Pinardi sono i consiglieri indicati per il comitato per il controllo sulla gestione.
«La lista include profili con un mix di conoscenze, competenze ed esperienze maturate in ambito assicurativo e finanziario, in ambito risk management e controlli, garantendo l’idoneità collettiva dell’organo amministrativo e riflettendo le priorità strategiche che Cattolica si troverà ad affrontare», ha sottolineato il consiglio di amministrazione.
Il nuovo consiglio avrà il compito di chiudere la ricapitalizzazione da 200 milioni chiesta dall’Ivass, di cedere il 9% di azioni proprie rinvenienti dal recesso e, soprattutto, di far marciare la collaborazione industriale con Generali destinata nel tempo a diventare una piena integrazione con la compagnia triestina.
Per le liste di minoranza per il deposito c’è tempo fino al 21 aprile. In assemblea i soci dovranno anche votare su un piano di incentivazione che prevede l’assegnazione fino a 3,5 milioni di azioni gratuite a favore del b al raggiungimento di determinati obiettivi di performance nel periodo 2021-2023. Destinatari del piano di incentivazione saranno in «un numero ristretto di top manager», a partire dall’amministratore delegato Carlo Ferraresi, e in «altri beneficiari, la cui performance possa avere impatto significativo» sul valore delle azioni e «contribuire a realizzare gli obiettivi del piano industriale». In Borsa, alle quotazioni attuali, 3,5 milioni di titoli valgono circa 17 milioni di euro.
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