Maggioni: “i fondi li cercheremo anche tramite le sponsorizzazioni, così come è avvenuto per quello di Rialto”
Venezia potenzia i suoi ponti, costruendone ex novo o restaurando quelli esistenti. “L’iter per il restauro del ponte dell’Accademia è partito con il progetto preliminare e riteniamo urgente avviare la progettazione esecutiva, da due milioni di euro, da finanziare con i fondi di legge speciale, non appena arriveranno i 42 milioni che aspettiamo da Roma”. Tocca all’assessore veneziano ai lavori pubblici, Alessandro Maggioni, indicare la strada dell’intervento di recupero della struttura con fondi pubblici, dopo anni di discussione sulla possibile realizzazione ex novo del ponte, senza però scartare l’ipotesi di una sponsorizzazione privata per l’opera.
“Abbiamo ritenuto – ha spiegato – che il bando pubblico per la ricerca di uno sponsor complicherebbe l’iter. Ma, nel caso non arrivassero i fondi da Roma, siamo pronti ad avviare in poche settimane questo bando. Laddove siano disposti a collaborare con l’amministrazione comunale mostrando sensibilità nel rispetto e la valorizzazione del patrimonio – ha detto Maggioni – gli sponsor sono i benvenuti, anche per singole manutenzioni, pur sapendo che l’appeal della sponsorizzazione del ponte di Rialto, la cui opera di rimozione dei graffiti inizierà questa settimana, con un piccolo ritardo dovuto al tempo, mentre quella delle indagini per il restauro – che poi avverrà a stralci, non prevedendo mai l’intera chiusura del ponte – partirà la prossima, è ben differente da altre opere. Ma questo deve rimanere un canale assolutamente parallelo e non alternativo: il settore pubblico non deve mai pensare di potersene lavare le mani e non finanziare nulla”.
Il futuro del ponte dell’Accademia è quello del restauro: “l’iter avviato dall’amministrazione precedente per il rifacimento ex novo – ha ricordato l’assessore – non ha avuto nessuna risposta e la successiva proposta avanzata da Schiavina, fatta in base a trattativa privata, è stata bocciata dal Ministero. A questo punto abbiamo avviato l’iter procedurale per il solo restauro, con un costo di due milioni anziché i sei previsti per il rifacimento totale, attraverso la sostituzione dei materiali vecchi con materiali nuovi”. Cifra che corrisponde più o meno a quella spesa per l’ovovia del ponte della Costituzione di Calatrava: “quel milione e ottocentomila euro – ha rilevato l’assessore – avrebbe potuto essere speso in altro modo, per essere più utile alla città”.
Intanto Venezia ha inaugurato il ricostruito ponte in ferro del Ghetto Vecchio, che collega il Ghetto Vecchio con il Ghetto Nuovo. A presenziare al taglio del nastro a chiusura dei lavori, iniziati lo scorso settembre, l’assessore Maggioni, il presidente di Insula, che ha realizzato i lavori costati 80.000 euro, Giampaolo Sprocati, e il vicepresidente della Comunità ebraica di Venezia, Corrado Calimani.
“Ci auguriamo – ha detto Calimani – che questo ponte abbia lunga durata e dia soprattutto un’accessibilità migliore tra i due Ghetti, una delle parti più importanti di Venezia”. “Ringraziamo la Comunità ebraica – ha dichiarato Maggioni – per questo segno di reciproca attenzione e collaborazione in un’area fondamentale del nostro centro storico. L’attenzione di comune e Insula su questa zona è particolarmente intensa e si è tradotta in un intervento continuo di manutenzione. Questo è uno dei ponti più usati, ancor più di quelli inaugurati nei mesi scorsi, e aveva bisogno di un effettivo rifacimento da molto tempo”.