Nel IV trimestre del 2020 i distretti del Triveneto proseguono nel recupero iniziato nel periodo estivo, con velocità diverse tra le regioni: in accelerazione il Friuli Venezia Giulia (+1%) trainato dal sistema casa, in miglioramento il Trentino Alto Adige (-0,2%) spinto dall’agro-alimentare, in rallentamento il Veneto (-4,6%) per le difficoltà dei distretti del sistema moda.
Complessivamente, i distretti del Triveneto hanno esportato 30,6 miliardi di euro, perdendo 3,9 miliardi di euro tra il 2020 e il 2019 e tornando sui livelli di 6 anni prima. Sono diminuite anche le importazioni di 1,7 miliardi di euro, con un saldo commerciale finale di 19,4 miliardi di euro. Nel 2020 le esportazioni dei distretti del Triveneto hanno tenuto leggermente meglio rispetto alla media nazionale (-11,2% vs -12,7%) trainati dal comparto agro-alimentare.
Maggiore ripresa soprattutto nel IV trimestre dei distretti di trasformazione alimentare (+3,9%) e dei vini e bevande (+1,5%), dei settori intermedi e del sistema casa, tutti in territorio positivo nel trimestre.
Filiera della pelle, tessile, abbigliamento e occhialeria risentono della terza ondata dei contagi di Covid-19 e del conseguente rafforzamento delle restrizioni sulla mobilità in Europa, con impatto sui consumi di beni voluttuari: nel IV trimestre, pur mostrando segnali di lieve recupero, rimangono con cali a doppia cifra (-11,2% per la pelle e -11,6% per la moda).
Negli scambi internazionali le aziende distrettuali, dopo il confinamento di primavera, hanno dimostrato maggiore reattività rispetto a quanto osservato nella crisi globale del 2009: persino la filiera della pelle e della moda hanno registrato minori perdite rispetto ad allora.
I mercati di sbocco nelle diverse aree geografiche hanno dato segnali contrastanti a seconda delle specializzazioni distrettuali: nel IV trimestre l’Asia Orientale rimane ancora problematica per i distretti del Veneto (-10,2%) e del Trentino Alto Adige (-17,9%) a causa del comparto metalmeccanico, mentre rimbalza con forte intensità nel caso del Friuli Venezia Giulia (+43,4%) grazie al legno e arredo. In Nord America si attenuano le perdite di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, mentre torna in territorio positivo il Veneto.
Tra ottobre e dicembre alcuni distretti veneti hanno addirittura superato le esportazioni dello stesso periodo dell’anno precedente: spiccano gli elettrodomestici di Treviso (+15,8%) e il legno e arredo di Treviso (+6,1%), sulla scia del rafforzamento dei consumi verso il sistema casa e della rimodulazione degli acquisti verso i beni domestici; la calzatura veronese (+34,2%) in controtendenza nella filiera pelle; l’oreficeria di Vicenza (+4,7%); le materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova (+3,9%); i distretti della termomeccanica (Padova, +2,3% e Verona, +1,7%); i vini del Veronese (+3,2%) e i dolci e pasta veronesi (+10,2%).
Nel Trentino Alto Adige il buon andamento delle esportazioni della filiera della frutta (+13,3% le mele dell’Alto Adige il distretto più rilevante per export), dei vini e distillati del Trentino (+11,4%) e del legno e arredamento dell’Alto Adige (+6,1%) quasi compensano la flessione dei distretti della Meccatronica, comunque in recupero dopo l’estate.
Nel Friuli Venezia Giulia ottimo fine anno per il legno e arredo di Pordenone, che conferma il rimbalzo estivo e ne rafforza l’intensità di crescita (+15,3%), e buona chiusura anche per il Prosciutto di San Daniele (+6,4%).
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