Anche in Friuli il problema per molti genitori è l’accesso ai posti negli asili nido e nelle scuole materne, sempre troppo scarsi rispetto al bisogno. A Gemona, interessante l’esperienza di Michela Contessi che, da restauratrice d’arte e mamma di tre figlie, si è inventata imprenditrice nel sociale diventando “Tagersmütter”, ovvero “mamma di giorno” realizzando anche un originale spazio di accoglienza ad impatto zero dotato di ampi spazi, orto e animali da cortile.
Signora Contessi, come è iniziata la sua avventura come “Tagersmütter”?
Tutto è cominciato mentre restauravo uno dei miei ultimi lavori, un grande altare ligneo. Come ogni restauratrice, mentre lavoravo ascoltavo la radio sintonizzata sui programmi regionali. Ho sentito parlare Antonella Buzzi, presidente dell’Associazione “la Gerla”, un’associazione di “Tagersmütter”, ovvero tradotto letteralmente dal tedesco, “mamme di giorno”, che tengono dei bambini, al di sotto dei tre anni, in casa propria. Il servizio però non era molto conosciuto nel territorio regionale, a dispetto dell’esperienza maturata oltralpe e in Alto Adige, dove il servizio è molto diffuso ed apprezzato.
Perché ha deciso di iniziare questa nuova attività abbandonando il restauro artistico?
Era il 2010 ed io ero mamma di tre bambine piccole con il lavoro che mi portava prevalentemente nei cantieri edili rimanendo fuori casa molte ore al giorno, spesso anche lontano da casa. Dovevo trovare una soluzione per far quadrare un lavoro e l’assistenza alle figlie. Ho contattato la presidente dell’associazione “la Gerla”, che mi ha guidato nell’iter per aprire un nido familiare in casa mia. Ho frequentato un corso serale per acquisire i titoli di preparazione richiesti dalla normativa. Il resto è venuto da sé. Con tre figlie avevo già tutto l’occorrente e un po’ di esperienza.
Lei non si è limitata ad ospitare in casa anche altri bambini…
Esatto! Nel 2016 ho acquistato un terreno in vendita a vicino casa. Nel ripulirlo dai rami e dall’edera o recuperato un pezzo di muro poderale merlato, quei muri che andavano a chiudere un podere eretti a iniziare dalla fine del 700 in poi, molto caratteristico, quasi come un castello. E’ stata una scoperta meravigliosa! La mia passione per le cose antiche non era svanita. Inizialmente ho utilizzato il terreno per tenere i miei asini, Checo e Nina e per coltivare un piccolo orto, attività che svolgevo quotidianamente insieme ai miei bambini. Ho messo a frutto la mia esperienza scout e ho fatto mio il motto “Imparare facendo”, unendo anche l’“outdoor education”.
Il grande prato e il vecchio muro erano troppo belli per essere goduti solo da due asinelli.
Così nel 2018 ho iniziato a valutare la possibilità di costruire uno spazio apposta per l’asilo nido. Mobil home? Yurta? Container? Nell’aprile del 2019, in tempi record, e stato inaugurato il nuovo nido “Tagersmütter”, tutto in legno, a basso impatto ambientale dotato di impianto fotovoltaico che rende la struttura energeticamente semiautonoma, con la ventilazione meccanica che ricambia e purifica l’aria interna, oltre ad una vasca interrata per recuperare l’acqua piovana che viene utilizzata per irrigare l’orto.
Un nido che coniuga l’educazione esterna con piccoli animali.
Credo di avere realizzato un bel luogo a misura di bambino per gli ospiti del nido, collocato in uno splendido paesaggio, un gande spazio verde, vista sulla pianura di Gemona, in compagnia di tanti piccoli animali (purtroppo gli asinelli non ci sono più): ci fanno compagnia le galline, il gallo, la coniglietta e il gatto che liberamente stanno con noi mentre giochiamo. L’orto è stato ingrandito e ora insieme ai piccoli, seminiamo, puliamo e raccogliamo quello che più ci piace. Insomma, un bel lavoro di squadra dove s’impara fin da piccoli a vivere nella natura.
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