Attorno al progetto di realizzare l’Alta velocità Padova-Bologna per potenziare l’attuale, obsoleta, linea ferroviaria scende in campo l’economia e la politica.
«Come Ance Padova sostiene da tempo – afferma il presidente Alessandro Gerotto -, per farsi trovare pronti e ripartire dando uno slancio effettivo all’economia del nostro Paese è necessario lavorare fin da subito ad una serie di riforme strutturali che abbiano l’obiettivo di velocizzare i procedimenti autorizzativi e sbloccare quanto prima la realizzazione di opere infrastrutturali di fondamentale importanza. L’apertura dei cantieri deve essere una delle chiavi di lettura per il vero rilancio».
«Il territorio Padovano, ad esempio, patisce da anni un gravoso gap infrastrutturale che tuttora impedisce non solo alla nostra provincia, ma a tutto il Veneto, di accrescere il proprio modello di sviluppo economico e sociale: parlo ovviamente della mancata realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Padova-Bologna. Un’opera indispensabile – sottolinea Gerotto -, ancor di più in questo particolare momento storico: dopo tante parole ascoltate negli anni, chiediamo al Governo Draghi di lavorare per colmare questo vuoto, consentendo così da un lato la messa in sicurezza dell’esistente linea, da tempo obsoleta, dall’altro di connettere finalmente in maniera efficace una delle arterie economiche pulsanti del nostro Paese, creando un’infrastruttura che andrebbe a servire un bacino – comprendente Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna – capace di produrre complessivamente 375 miliardi di PIL. Interventi di simile natura andrebbero realizzati anche a livello autostradale, considerato lo stato deplorevole in cui versa la tratta che collega la città del Santo al capoluogo emiliano».
Secondo Roberto Caon, deputato azzurro padovano tra i primi sostenitori del progetto Alta velocità Padova-Bologna, «la tratta tra Padova e Bologna è stata dimenticata troppo a lungo. Senza di essa, manca un nodo importante nell’Alta velocità italiana. Mi sto impegnando assieme ad altri colleghi a promuovere, nei comuni veneti e non solo, una mozione che impegni il governo a provvedere a questo collegamento al più presto».
Tanti i vantaggi di puntare sull’Alta velocità Padova-Bologna: «tra i principali, unirebbe due importanti centri economici del nostro Paese, il cuore della locomotiva del NordEst, con Bologna, il principale snodo ferroviario italiano. Inoltre – evidenzia Caon – dimezzerebbe i tempi di percorrenza su una tratta di oltre cento chilometri per un numero altissimo di collegamenti e servirebbe un bacino d’utenza economico e turistico decisamente ampio, creando un corridoio prioritario per collegare Trieste con il Sud Italia».
In vista della realizzazione del piano investimenti connesso con i fondi infrastrutturali del “New Generation Ue” sarebbe utile avere uno scenario complessivo, ponendo attenzione anche sulla realizzazione dell’Alta velocità sulla tratta Bologna-Verona, anche per evitare che, una volta realizzata la linea Brennero-Verona, si venga a creare un “buco” nella rete, con la conseguenza che merci e persone viaggianti sulle tratte internazionali debbano viaggiare sulla rete ordinaria. Il triangolo Padova-Bologna-Verona è strategico per la mobilità e per la logistica italiana ed internazionale: trascurarne il potenziamento sarebbe una scelta miope e di corto respiro.
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